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Per il 73° della Liberazione di Faenza tornano i “Racconti Faentini”

Milvia ha appena otto anni quando sale sul carro armato che la riporterà a Faenza dopo lo sfollamento. Giuseppe Carboni è un giovane reduce dalla tragica spedizione in Russia che, dopo l’8 settembre 1943, decide di dire “No” al nazifascismo. Alfredo Morini è il primo sindaco di Faenza dopo la Liberazione, ma trascorrerà i primi mesi del suo mandato nella Castel Bolognese ancora occupata dalle truppe tedesche. Sono queste alcune delle piccole grandi storie che verranno alla luce nel corso dell’evento “Racconti Faentini”, uno degli appuntamenti ufficiali del 73* Anniversario della Liberazione di Faenza. L’evento, che si terrà sabato 16 dicembre nella sala del consiglio comunale, con inizio alle ore 10, alternerà letture e video interviste sulle esperienze vissute da alcuni concittadini durante la guerra e la liberazione, a cura dell’associazione culturale Augusto Bertoni in collaborazione con Anpi FaenzaSiparium Mirabiliae. Relatori l’esperto di storia locale Enzo Casadio e Samuele Marchi (Il Piccolo – Buon Senso Faenza). L’evento sarà aperto dai saluti del sindaco Giovanni Malpezzi e della presidente del consiglio comunale Maria Chiara Campodoni.

Preview Racconti Faentini

Alle 8.45 la messa nella Chiesa dei Caduti

“Racconti Faentini” si inserisce all’interno di una serie di appuntamenti con cui Faenza ricorda la sua giornata di Liberazione dall’occupazione nazifascista (17 dicembre 1944). Le celebrazioni sono promosse dal Comune di Faenza, dall’Anpi Faenza e dal Comitato antifascista per la democrazia e la libertà.
Si parte sabato 16 dicembre, alle ore 8.45, nella Chiesa dei Caduti (in corso Matteotti) dove si terrà una santa messa, celebrata da mons. Mariano Faccani Pignatelli, con musiche liturgiche eseguite dagli allievi della scuola comunale di musica “G. Sarti” di Faenza. Al violino il maestro Roberto Noferini.

In via Cavour la deposizione di una corona di fiori in onore dei soldati Sikh

Alle ore 9.30, un corteo raggiungerà piazza del Popolo, dove sono previsti il suono della sirena d’allarme, l’alzabandiera, l’esecuzione del silenzio e la deposizione di una corona di fiori alla lapide dedicata alle vittime civili faentine della seconda guerra mondiale, nell’area della Torre civica, e un’altra alla lapide dei caduti della Resistenza e per la libertà, nel loggiato inferiore del palazzo comunale. Poi alle ore 10, nella sala del consiglio comunale di Palazzo Manfredi, il già citato “Racconti faentini”. Alle ore 12, in via Cavour, sarà deposta una corona in memoria dei soldati indiani Sikh caduti per la liberazione di Faenza. La manifestazione si sposterà quindi al cimitero di guerra di Santa Lucia dove, alle 12.30, sarà deposta una corona di fiori in memoria dei militari degli eserciti alleati caduti per la liberazione di Faenza. A tutti i vari eventi parteciperanno rappresentanti delle Forze Armate, delle Associazioni partigiane, d’arme e combattentistiche, delle associazioni di volontariato, della Croce Rossa italiana e delegazioni delle scuole faentine.

Domenica 17 dicembre al Masini “Materiale resistente 2.0”

Le celebrazioni proseguiranno il giorno successivo – domenica 17 dicembre – al teatro Masini, alle ore 16, con uno spettacolo promosso dal Mei in collaborazione con l’Anpi di Faenza. Il palco del Masini ospiterà, infatti, la giornata conclusiva della rassegna musicale itinerante “Materiale resistente 2.0”, con l’esibizione di giovani artisti emergenti provenienti da tutta Italia che eseguiranno brani dedicati alla Resistenza e alla Liberazione.

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