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Raccolta dell’olio esausto: 5 nuove colonnine a Faenza, ecco dove

Non più solo oasi ecologica: lungo le vie di Faenza sono stati installati cinque nuovi punti raccolta per l’olio esausto, un’assoluta novità per la città romagnola. Quasi 21 tonnellate di oli alimentari raccolte nel 2015 alla stazione ecologica Hera di Faenza e ora il servizio viene potenziato grazie alla collocazione per la prima volta in città di cinque nuovi contenitori stradali per la raccolta degli oli alimentari.I nuovi contenitori sono disponibili ai cittadini in via Verdi (di fianco al cassonetto), in piazza Ferniani, in piazza Bologna (di fianco ai contenitori Hera già presenti), in piazza Pancrazi, lato stadio, e in viale Marconi all’angolo con via Einaudi.

Nuove colonnine per l’olio: istruzioni per l’uso

L’olio alimentare (cioè l’olio adoperato in cucina, quello da frittura o utilizzato per conservare gli alimenti nei vasetti) può essere inserito in questi appositi contenitori all’interno di normali bottiglie o flaconi in plastica (diametro massimo 18 cm), chiusi con il loro tappo: non è quindi necessario versare direttamente l’olio nelle colonnine o nei contenitori, superando il rischio di imbrattare/sporcare l’ambiente circostante. Un servizio, insomma, più pulito. “In questo modo – scrive Hera in una nota – si intende offrire al cittadino un servizio di conferimento più capillare e di qualità sul territorio, che va a integrare il contenitore già posizionato alla stazione ecologica, nel quale l’olio va versato direttamente”.

Una raccolta a tutela dell’ambiente

L’olio alimentare esausto è un rifiuto dannoso per l’ambiente: se versato nello scarico del lavandino, e quindi nelle fognature, può provocare occlusioni al sistema di scarico domestico e danni al sistema di depurazione e alle reti fognarie, causando un importante aggravio all’inquinamento ambientale. Inoltre, se finisce nell’ambiente o se viene versato impropriamente nell’acqua o nel suolo, anche un solo litro di olio può contaminare seriamente la falda e le acque superficiali, formando una pellicola che ostacola l’ossigenazione dell’acqua.

Da rifiuto a risorsa per produrre energia elettrica o biodiesel

Grazie all’operazione, l’olio raccolto da Hera diventa invece risorsa: infatti, opportunamente trattato, viene utilizzato per produrre energia elettrica o biodiesel. Con 1.000 tonnellate di olio alimentare è possibile produrre energia elettrica per sostenere i consumi di circa 4mila abitanti, mentre da un litro si ricavano circa 0,85 litri di biodiesel, da utilizzare come combustibile negli impianti di riscaldamento o come carburante, miscelato con il gasolio o da solo, in grado di contribuire alla riduzione dei gas serra con emissioni di oltre l’80% inferiori ai combustibili derivanti dal petrolio.

Volantini informativi presso la stazione ecologica e l’Urp cittadino.

Per Marco Guarnieri, responsabile servizi ambientali Hera per la zona di Faenza e Lugo “i faentini sono molto sensibili a questo tipo di raccolta differenziata, tanto che la stazione ecologica di Faenza tra tutte le analoghe gestite da Hera, circa 140, è quella che raccoglie i maggiori quantitativi di olio vegetale, circa 21 tonnellate annue, contro le 3 ton di media. Riteniamo che questa iniziativa possa avvicinare il servizio ai Cittadini, semplificando ancora di più questa raccolta a favore della cittadinanza di Faenza e dell’ambiente”.

Soddisfatto l’assessore alle politiche ambientali Antonio Bandini: “per far crescere la coscienza ambientale dei cittadini occorre agire sia sul fronte culturale che su quello dei servizi, agevolando il più possibile la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti con servizi sempre più comodi e capillari. I faentini stanno rispondendo bene alle iniziative che Hera e dall’amministrazione comunale stanno mettendo in atto. Non ho perciò dubbi che anche l’ampliamento dei punti di conferimento degli oli vegetali sarà apprezzata.”

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