Mobilitazione di Priorità alla Scuola: il 31 marzo lezioni in dad e in presenza in Piazza Nenni a Faenza
Dopo lo sciopero indetto lo scorso venerdì 26 marzo, il comitato Priorità alla Scuola ha organizzato una nuova mobilitazione nella giornata di domani, mercoledì 31 marzo per ribadire la richiesta di riapertura delle scuole di ogni ordine e grado a partire dal 7 aprile. Molte le città italiane che hanno aderito, tra cui Faenza dove si terranno lezioni in presenza e in dad dalle 9 alle 13 in piazza Nenni.
Mobilitazioni in molte città italiane: a Faenza lezioni in piazza Nenni
Le mobilitazioni, che avranno luogo in più di venti città italiane, si svolgeranno davanti alle scuole secondarie di primo e secondo grado e davanti alle sedi regionali. A Faenza è stata organizzata una mattinata di lezioni in dad e in presenza, dalle 9 alle 13, in Piazza Nenni, mentre verranno simbolicamente affissi dei fiocchi sulle porte d’ingresso delle scuole medie e superiori. Tra le città che hanno aderito all’iniziativa in regione anche Bologna, Reggio Emilia, Modena, Imola e Parma. Molte anche le adesioni nel resto d’Italia: partecipano anche Firenze, Pisa e altre città del pisano, molte città del torinese e la stessa Torino, ma anche Milano, Brescia, Cremona, Bari, Trieste, Ancona, Pesaro e altre città marchigiane.
Le richieste di Priorità alla Scuola
Oltre al ritorno in classe di tutti gli studenti a partire dal 7 aprile in sicurezza e continuità, indipendentemente dal colore della regione di residenza, Priorità alla Scuola chiede al Governo che una parte consistente del Recovery Fund sia riservata al rilancio della scuola pubblica e che sia garantito un incremento della spesa pubblica annua in materia scolastica.
Ribadita anche la richiesta del provvedimento di riforma legato all’immediata riduzione del numero di studenti per classe che il comitato chiede di fissare a venti abolendo anche ogni possibilità di accorpamento per le classi successive. Infine la richiesta di utilizzare i finanziamenti del Recovery Fund per il potenziamento del personale scolastico, con un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari e di adeguamento degli spazi e degli edifici scolastici.