Faenza: dall’Ue 150mila euro per un progetto su giovani e 50° Premio Europa

In tutto 150mila euro per sviluppare un progetto legato al 50° anniversario del Premio Europa, con un particolare focus sulle giovani generazioni. E’ stato pubblicato due giorni fa sul sito dell’ Unione europea – Agenzia Esecutiva Eacea, l’esito della valutazione dei progetti presentati sul primo bando 2018 del programma Europe for citiziens – Europa per i Cittadini, Azione 2.2 “Reti di Città”: si tratta di un importante programma europeo che prevedeva la selezione di soli 15 progetti in tutta Europa. È con molta soddisfazione che il Comune di Faenza annuncia che il proprio progetto dal titolo “Rediscovering Europe by feeling European Citizens again” elaborato dal Settore Cultura e Turismo in stretta collaborazione con l’Assessore alle politiche giovanili e gemellaggi Simona Sangiorgi, incentrato sulla ricorrenza del 50^ anniversario di Faenza Premio Europa, è risultato tra i progetti vincitori.

Collocato all’8° posto nella tabella dei progetti vincenti (che sono risultati essere 19 su numerosissime domande), il progetto conta otto partner di otto diversi Stati europei e assegna al capofila Comune di Faenza la somma di circa 150mila euro (per la precisione 148.680 euro, ndr) per iniziative e azioni da realizzare nei prossimi due anni. Il progetto mira ad approfondire alcune tematiche europee, coinvolgendo in particolare i giovani. Le attività consentiranno di rafforzare ulteriormente le relazioni con le città gemellate e di lanciare nuove collaborazioni con altre città europee.

Simona Sangiorgi: “Un progetto che parte dalla giovani generazioni”

«L’esito della selezione è per noi motivo di grandissima soddisfazione – afferma Simona Sangiorgi, assessore alle Politiche Educative e Giovanili del Comune di Faenza – perché abbiamo creduto nella bontà di un progetto che, basandosi sullo sviluppo di una fitta rete di attività di scambio e collaborazione tra città europee, potrà davvero rappresentare un efficace strumento in grado di promuovere consapevolezza e crescita europea non dall’alto delle istituzioni, bensì dal sentirsi cittadini europei, partendo dalle giovani generazioni».

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