Posizionamento campionatore diossine: le parole di Arpae, Bandini (Ass. Ambiente) e Liverani (Lega)
Metabolizzata la nota di Arpae di ieri (ndr. martedì 13 agosto) riguardante le analisi sugli agenti nocivi generati dall’incendio alla Lotras System di Faenza, rimangono i dubbi sul modo in cui sono state condotte le analisi dall’ente regionale. In un primo articolo abbiamo riportato le parole del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi che ha precisato come il comune di Faenza abbia preso parte al tavolo della prefettura con gli altri enti senza la diretta responsabilità della gestione dell’emergenza (come previsto in questi casi). La polemica sorge sulla localizzazione del campionatore di diossine, posizionato nella parte opposta della città rispetto all’incendio e dove, a detta dei residenti, non è mai stato percepito odore di plastica bruciata.
Arpae: “Campionatore posizionato a seconda dei dati meteorologici e dei venti”
Contattata dalla redazione, Arpae Emilia Romagna ha chiarito che il campionatore ad alto volume per la ricerca di diossine/furani è stato posizionato nei pressi della Scuola elementare “don Milani” di Faenza valutandone la sistemazione con il centro meteorologico. Nel momento del posizionamento sono stati valutati i venti (bassa quota e alta quota), il tipo di emissione (che nel caso di un incendio è definita “non-controllata”) e il modo in cui andava a formarsi il pinnacolo di fumo sopra l’incendio. La considerazione di questi aspetti è servita per identificare la zona nella quale ci sarebbe stata la più alta probabilità di ricadute nei giorni dell’incendio e a seguire.
In regione un campionatore a disposizione per area
Un ulteriore tema di discussione è il numero di campionatori per diossine presenti nella regione. In questo momento, in Emilia-Romagna, è presente un campionatore per zona (Arpae Ravenna, Arpae Forlì, …) che deve rimanere disponibile per necessità della zona. A detta di Arpae, negli ultimi anni gli eventi di questo tipo sono aumentati in regione e non ci sono altre strumentazione che permettono di misurare, in casi di emergenza e in breve tempo, elevati quantitativi d’aria (alto volume). In questo momento sono stati posizionati un campionatore a Faenza e uno a Forlì. La procedura è comunque in linea rispetto altri eventi avvenuti di recente in altre regioni. Nel 2018, per un incendio in un magazzino nel pavese, tra Corteleone e Genzone, fu posizionato un solo campionatore a poco più di 1 Km di distanza dall’evento. Inoltre, Arpae afferma che odore e tossicità dell’aria non sono direttamente correlate: spesso la percezione è che il cattivo odore rappresenti un rischio maggior di tossicità, mentre Arpae afferma che l’apparato olfattivo umano è molto sensibile ed è capace di sentire la presenza di molecole odoranti anche in infime quantità, al contrario spesso le dosi di contaminanti per essere nocive per l’organismo devono avere concentrazioni più alte.
Bandini: “Evento senza precedenti, i risultati ci fanno ben sperare”
“Come tutti i faentini eravamo preoccupati e la nostra apprensione era alta per capire cosa stessimo respirando in seguito all’incendio della Lotras” afferma l’assessore alle politiche ambientali del Comune di Faenza. “Immaginavamo lo sforamento della diossina, anche se abbiamo avuto l’assicurazione che i contenuti critici tossicologici sono limitati. Ho seguito le polemiche sorte sui dati: nessuno vuole nascondere nulla, tutto è stato fatto in maniera trasparente e ora scatta il monitoraggio sulla filiera agro-alimentare per limitare ogni tipo di danno su acque e foraggi animali”

“Lo slittamento nella pubblicazione dei risultati per capire le ricadute sul tema agro-alimentare”
Continua Bandini: “In questo momento stiamo lavorando per trovare i luoghi dove stoccare le acque per la successiva bonifica, in un lavoro che durerà dei mesi. La rete dei soccorsi è a regime. Da cittadino mi sento rasserenato per le professionalità che sono corse in campo per arginare questa catastrofe, come assessore ho piena fiducia in Arpae, Ausl e negli enti preposti. Non mi pronuncio sulle possibili cause, in quanto le indagini stanno già facendo il loro corso. Da parte nostra dobbiamo continuare ad aumentare tutte le precauzioni per le imprese e sul mondo degli organismi edilizi che raccolgono impresa, per assicurare loro sempre più sicurezza.”
Liverani (Lega) “Pronta interrogazione in Regione per controllare i lavori di Arpae e verificare i rischi per i faentini”

Francesco Ghini