Piroddi (IxC), la replica al sindaco: “Mi sono sempre comportato in maniera corretta”
Prosegue il botta e risposta tra il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, e l’ex componente della sua giunta, Domizio Piroddi. Il 2 novembre 2019 il sindaco di Faenza ha diffuso un comunicato con il quale rendeva nota l’intenzione di acquisire la diretta competenza delle materie in ambito urbanistico ed edilizio, fino a quel momento sotto la responsabilità di Piroddi. Nella stessa occasione, lo stesso sindaco esprimeva nei confronti di Piroddi “apprezzamento e gratitudine per la collaborazione prestata”. A breve distanza, la lista civica Insieme per Cambiare assumeva la decisione di ritirare la propria rappresentanza in Giunta per uscire dalla maggioranza, esponendo e le proprie ragioni. «Il giorno successivo la replica del sindaco, ed ecco che, improvvisamente – scrive Domizio Piroddi in una sua nota a stampa – il sottoscritto non è più destinatario di apprezzamento e gratitudine per la collaborazione prestata ma, al contrario, viene tacciato di aver operato con “impronta autoreferenziale”. Non solo. Malpezzi ricorda a tutti noi che: “garantire che l’azione amministrativa sia totalmente trasparente e non soggetta ad alcun tipo di condizionamento” rientra fra le responsabilità che un sindaco deve necessariamente assumersi. Sono una persona integra che è ben consapevole di aver operato in assoluta correttezza. Non so nemmeno cosa possa significare impronta autoreferenziale, anche perché ogni atto dispositivo o di rilevanza amministrativa è sempre stato concordato dalla Giunta all’unanimità.
«Pertanto – prosegue Piroddi – laddove il sindaco ritenesse che sotto la mia responsabilità non sia stata garantita la totale trasparenza e/o l’assenza di ogni tipo di condizionamento, lo invito a dirlo esplicitamente e pubblicamente. A mia volta risponderò esplicitamente e pubblicamente, non avendo nulla da nascondere. Se diversamente tale dubbio non sussiste chiedo di evitare circonlocuzioni verbali che possano costituire allusioni o insinuazioni a danno della mia onorabilità recandomi discredito».
L’ass. Piroddi ricorda il suo operato come assessore
«Peraltro, vorrei ricordare a Malpezzi – afferma l’ex assessore – le condizioni in cui ho trovato il Settore Territorio al mio arrivo: gli ordini degli architetti e degli ingegneri avevano interrotto ogni rapporto col sindaco, c’era un malcontento diffuso di tutti i tecnici a seguito dell’approvazione del Rue e, soprattutto, una generale insoddisfazione dei rapporti fra tecnici e l’Amministrazione. Oggi, diversamente, c’è un buona collaborazione e non c’è incontro (che peraltro io concedevo nel termine di massimo tre giorni) che non si sia svolto con la porta aperta del mio ufficio, a dimostrazione che nulla c’era da nascondere. Una porta che oltre vent’anni era rimasta chiusa. Da questo, tuttalpiù, Malpezzi può trarre un esempio di collegialità e trasparenza, posto che come abbiamo visto gli stessi gruppi consiliari hanno contestato al medesimo Malpezzi queste mancanze».
Piroddi: “Disapprovare una candidatura è lecito”
«Inoltre, Insieme per Cambiare non ha mai presentato in Consiglio Comunale alcun documento politico che criticasse l’operato del sindaco (iniziativa peraltro inusuale in una coalizione), ma in più circostanze ha espresso allo stesso sindaco riserve, perplessità e doglianze. In ultimo una considerazione circa gli asseriti “veti personali”. Le basi di un progetto politico partono dai contenuti ma sono le persone che nella sostanza li interpretano e possono realizzarli, realizzarli diversamente o non realizzarli affatto. La scelta pertanto delle figure chiamate ad amministrare il futuro non è mai nè secondaria nè marginale. È del tutto legittimo quindi che una forza politica possa disapprovare una candidatura senza che ciò debba necessariamente comportare spargimento di veleno o conseguenze sulla sfera amministrativa, come avvenuto in questo caso. Ciascuno candidi chi crede e faccia la propria strada. Decideranno i faentini».