L’efficacia del vaccino contro il Covid-19 pubblicata in uno studio scientifico su 43,548 casi
Pubblicato ieri, giovedì 10 dicembre, uno studio scientifico sul New England Journal of Medicine, sull’efficacia del vaccino targata Pfizer-Biontech. Il lavoro, che rappresenta una speranza concreta nella lotta alla pandemia, riporta l’analisi di 43,548 partecipanti sottoposti allo studio: 21,720 sono stati tratta con il vaccino BNT162b2 e 21,728 con il placebo, ovvero una sostanza innocua che, in questo caso, non produce risposte dal sistema immunitario. I dati mostrano come il vaccino abbia un’efficacia del 94,8% nel prevenire l’infezione da CoVid-19. I dati sono stati raccolti per oltre 100 giorni, da luglio a novembre 2020.
Perchè il vaccino sembra funzionare
Un vaccino è tanto efficace quanto riesce a proteggere dalla malattia causata dall’agente patogeno. Questo è proprio quello che indica il grafico: sull’asse orizzontale (asse delle ascisse o asse x) ci sono i giorni dalla prima dose iniettata di vaccino. Nell’asse verticale (asse delle ordinate o asse Y) l’incidenza, ovvero il numero di persone che, giorno dopo giorno, contraggono il CoVid-19. La linea blu rappresenta coloro trattati con il placebo, al contrario la linea rossa descrive l’andamento delle infezioni in coloro che hanno assunto il vaccino. Il grafico è semplice da leggere, ogni qual volta si presenti un caso positivo di Coronavirus si mette un pallino e “si sale” di un gradino. Nella linea blu, ogni giorno sono stati certificati casi positivi al CoVid, ecco perchè la retta sale in maniera lineare, giorno dopo giorno. Diversamente, nella popolazione trattata si osservano meno casi, per cui passano vari giorni prima che si diagnostichi un caso affetto da CoVid e, quindi, “si alzi” di un punto la linea. Tanto più le due linee sono distaccate, tanto più il dato è significativo, ovvero di alto valore statistico.
La cosa più interessante è rappresentata dalla prima parte del grafico, quello che descrive i primi 14 giorni dalla vaccinazione, infatti solitamente il sistema immunitario impiega 12-14 giorni per produrre buoni anticorpi contro le malattie. Per raggiungere l’efficacia del 95% è necessario la somministrazione di due dosi.
Affaticamento e mal di testa i principali effetti collaterali riportati. Febbre in casi minori.
Il lavoro scientifico ha un paragrafo dedicato agli eventi avversi riportati dalla somministrazioni. Già negli scorsi giorni è stata riportata la notizia di alcune reazioni allergiche nelle somministrazioni del Regno Unito, il primo stato ad approvare il vaccino e iniziare le vaccinazioni. Gli scienziati descrivono come gli effetti avversi siano stati riportati principalmente dai trattati rispetto a quelli con il placebo (27% vs 12%), fra cui i principali sono: da leggero a moderato dolore nel punto dell’iniezioni, affaticamento e mal di testa dopo la 2° dose (il 59 e il 57% rispettivamente) , febbre fino a 38,9° (0,2%).Rispetto agli effetti avversi più seri, l’incidenza non è risultata diversa dalla popolazione vaccinata a quella trattata con placebo.
Questo studio aiuta a descrivere con prove concrete il percorso che la comunità scientifica sta seguendo per la creazione del vaccino, altri dati usciranno per descrivere in maniera ancor più dettagliata il comportamento biologico della popolazione vaccinata.
Fonte: Polack et al, 2020
Francesco Ghini
In copertina foto di repertorio