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Paolo Borrometi a Faenza, ospite il 16 ottobre alla Round Table 38

Mercoledì 16 ottobre 2019, nella sala S. Carlo, piazza XI Febbraio a Faenza, ore 21.15, la Round Table 38 di Faenza, “il club service che favorisce l’amicizia, l’incontro e la cultura tra giovani professionisti e imprenditori”, organizzerà una serata con un ospite prestigioso: il giornalista Paolo Borrometi. Il lavoro e l’impegno quotidiano di denuncia del giornalista ragusano sono riconosciuti non solo a livello nazionale, ma anche oltre confine: ha infatti ricevuto l’onorificenza motu proprio dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ed è il vincitore del premio internazionale Peter Mackler per l’anno 2019.

Il giornalista presenterà il proprio libro “Un morto ogni tanto”

A causa delle diverse minacce subite, culminate in violenza fisica, è costretto a vivere sotto scorta dei carabinieri dal 2014. Nel corso della conferenza, Paolo Borrometi racconterà la sua esperienza e presenterà il libro “Un morto ogni tanto”. Il compito di condurre la serata è affidato a Mario Russomanno, giornalista e conduttore della trasmissione di approfondimento politico, economico e culturale “Salotto blu”. Per l’importanza del relatore, per il valore sociale, educativo e per l’interesse pubblico dei temi trattati, il Comune di Faenza ha concesso il proprio patrocinio a questo evento.

Chi è Paolo Borrometi

Laureato in Giurisprudenza, dal primo ottobre 2019 è vicedirettore dell’Agi, Agenzia Giornalistica Italia. Inizia l’attività giornalistica nel 2010 collaborando con il Giornale di Sicilia, per poi passare all’Agi ed a Tv2000, ed è direttore della testata giornalistica LaSpia.it. Giornalista pubblicista dal gennaio 2013 e professionista dal gennaio 2017, dal 21 dicembre del 2017 è presidente di Articolo21.

Il 10 aprile del 2018, nell’ordinanza del Gip di Catania, viene reso pubblico il tentativo di attentato di cosa nostra, con particolari agghiaccianti, nei confronti di Paolo Borrometi. L’attentato al giornalista, secondo quanto si legge nell’ordinanza che ha condotto all’arresto di quattro persone, doveva essere realizzato dal clan Cappello di Catania su richiesta del clan Giuliano di Pachino.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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