A Faenza torna la Paint your run: ecco tutte le novità
Una corsa per divertirsi, colorarsi e conoscere tante realtà attive in città. Torna a Faenza la corsa più pazza e colorata dell’estate: domenica 26 agosto dal parco Mita (ritrovo 17.15) si darà il via alla Paint your run 2018, una corsa adatta a tutti e non competitiva il cui unico scopo è divertirsi a colpi di colori, musica e tante altre sorprese. L’evento, organizzato dagli scout del Clan del gruppo Agesci Faenza 1 e dalla Leopodistica Faenza, si svolgerà nell’ambito della Sagra della Romagna e dell’Abruzzo. Per approfondire motivazioni e novità di questa nuova edizione della Paint your run – il cui ricavato andrà a finanziare le attività delle associazioni partecipanti -, abbiamo intervistato Francesco Savorani, uno degli organizzatori dell’evento e scout membro del clan del Faenza 1.
Intervista a Francesco Savorani (Agesci Faenza 1)
Quest’anno cosa vi ha spinto ha cimentarvi nuovamente in questa iniziativa sicuramente molto impegnativa? E come è nata la collaborazione con la “Sagra della Romagna e dell’Abruzzo”?
L’idea di organizzare una nuova edizione della Paint Your Run anche quest’anno, in realtà, non è partita direttamente da noi. Infatti l’anno scorso per il nostro Clan fu un’attività di autofinanziamento insolita, mai fatta, che aveva un carattere occasionale per un obiettivo preciso. Quest’anno l’idea è partita dagli organizzatori della Sagra della Romagna e dell’Abruzzo al Parco Mita, che erano rimasti stupiti dal nostro successo dell’anno scorso e volevano inserire una “color run” all’interno del loro evento. Si sono rivolti a noi che, dopo una riflessione, ci siamo detti disponibili. E’ un opportunità per tutti: per il loro evento, che avrà qualcosa in più, per noi, perchè ci permette di autofinanziarci e di portare avanti l’evento da noi progettato con un’organizzazione molto semplificata, e per la città, che potrà così godere che anche quest’anno di un bell’evento.
La Paint Your Run si sta dunque evolvendo rispetto ai suoi propositi iniziali? Potrà diventare un appuntamento fisso per l’estate faentina?
La squadra che vince non si cambia, si rafforza. Sicuramente rispetto all’anno scorso sarà diversa e ricca di novità. Non siamo soli ad organizzarla e quest’anno è inserita in una cornice pre-esistente (la sagra), ma rimane però un nostro appuntamento che ha anche la finalità, tra le altre, di finanziare le nostre attività. Il riscontro davvero straordinario ricevuto l’anno scorso ci ha spinto a ributtarci in questa sfida. Ora lottiamo per una riconferma di successo, ma sui prossimi anni possiamo dirvi ancora poco, di certo però all’interno del nostro gruppo c’è e ci sarà una riflessione su questo, anche in base a come andrà il 26. Personalmente credo che sia una potenzialità enorme, da migliorare ancora e da valorizzare di più, per i prossimi anni. Il Clan è una comunità, decideremo quindi insieme cosa fare.
Quale riscontro avete avuto lo scorso anno, sia in termini numerici sia in termini di soddisfazione personale?
L’anno scorso organizzare Paint Your Run fu molto faticoso, perché organizzare un evento del genere senza troppa esperienza fu complicato. Pur avendo avuto tante cose da gestire in poche settimane, dobbiamo ammettere che la risposta fu davvero soddisfacente e gratificante per il gruppo: più di 600 persone alla corsa e quasi 1.000 alla serata.
“Vogliamo proporre un evento legato alle realtà del territorio”
Paint your run 2017 – photogallery
Quale sarà il percorso dell’evento e quali saranno gli eventi collaterali ai quali si potrà partecipare?
Una delle novità di quest’anno è proprio il percorso, che quest’anno avrà una struttura ad anello: partirà dal Parco Mita e si concluderà al Parco Mita. La zona sarà via filanda vecchia, via Ravegnana e via Granarolo, però per i dettagli vorremmo aspettare tutte le autorizzazioni e i permessi necessari. Poi, oltre alla corsa, offriamo la solita festa di colori all’arrivo e la successiva serata al villaggio (dove ci sarà la possibilità di bere e mangiare), che quest’anno sarà animata da una band del calibro dei Rabdomanti. Dopo la cena, passeremo alla festa vera e propria con il Dj set.
Di manifestazioni di questo tipo se ne stanno sviluppando tante in Romagna. Qual è la vostra specificità?
Sì, negli ultimi anni le “color run” sono cresciute, perché sono eventi che vanno molto di moda essendo divertenti e originali. Non a caso abbiamo voluto portarla a Faenza. Ma credo che la nostra abbia qualcosa in più: molto spesso gli altri eventi di questo tipo sono molto grandi, con grandi organizzazioni e grandi sponsor, non sono legati al territorio e conservano poche sorprese. Il nostro, invece, è un evento del territorio per il territorio e rispetto all’anno scorso, grazie alle realtà che abbiamo coinvolto, abbiamo potuto introdurre delle novità, che scoprirete. Crediamo poi sia importante la vicinanza con le piccole aziende locali, il passaparola, il tam-tam, il volantinaggio nei negozi. Il nostro è un modo un po’ diverso, secondo me genuino, di fare qualcosa nella propria città.
Da chi è composto il team organizzatore e quali sono le associazioni con cui avete collaborato?
Beh, oltre che con la Sagra della Romagna e dell’Abruzzo, quest’anno abbiamo organizzato l’evento spalla a spalla con la Leopodistica di Faenza, che si è occupata e si sta occupando interamente del percorso, dei permessi e di tutti i dettagli tecnici relativi alla corsa, oltre a coinvolgere i suoi sponsor. Per quanto riguarda noi, il gruppo è rimasto praticamente invariato rispetto all’anno scorso e tutti nel gruppo stiamo dando una mano come “team organizzatore”.
Perché secondo te un faentino dovrebbe partecipare il 26 agosto a questo evento?
Innanzi tutto perché ci si diverte tantissimo. L’edizione di quest’anno è piena di sorprese, nel pacco gara e lungo il percorso, che si scopriranno solo il giorno stesso. E oltre per le novità, perché si vive il proprio territorio e lo si aiuta conoscendo e sostenendo le associazioni e i gruppi che partecipano all’evento o lo organizzano. L’evento ci autofinanzia, noi e la Leopodistica, incoraggia la Sagra, dà un’occasione alle associazioni per mettersi in luce. Penso a tutte le realtà che hanno scelto di darci una mano: associazioni sì, ma anche e soprattutto sponsor. Nei prossimi giorni li vedrete tutti sui nostri canali social. Insomma, Paint Your Run è straordinaria perché stupisce, coinvolge, raduna, fa divertire e dà vitalità alla nostra città. Sarà una festa incredibile. Non vediamo l’ora di rivedervi!
Paint you run 2018 Faenza: come iscriversi
Per rendere l’iscrizione semplice e agevole per tutti sono state preparate diverse modalità. Negli ultimi giorni prima dell’evento ci si potrà recare al banchetto davanti alla chiesa di Sant’Ippolito a Faenza (via Sant’Ippolito, 29) per iscrivervi e pagare. In questa modalità è possibile quindi terminare l’iscrizione subito, pagando in contanti o con Satispay. Per chi fosse impossibilitato a venire al banchetto, è necessario inviare un email a paintyourrun@gmail.com con i dati personali del partecipante o più (necessari: nome, cognome, età) e in allegato lo scanner del bonifico intestato a “AGESCI Faenza1” (codice IBAN IT08T0538723700000002035172) e con causale “PYR – nome partecipante/i”. Oppure più semplicemente con Satispay. In alternativa si potrà passare nel negozio convenzionato con la Leopodistica di Faenza in corso Europa 96, aperto tutte le mattine dalle 9.30 alle 12.30 (tranne la domenica) e tutti i pomeriggi dalle 15.30 alle 19.30 (tranne domenica, giovedì e sabato dalle 16).
I prezzi variano per fascia d’età: dagli 0 ai 5 anni gratis, dai 6-14 anni 10 euro, over 65 10 euro, intero 15 euro. Diversamente abili più accompagnatore 10 euro. Offerta famiglia 30 euro più 5 euro per ogni bambino.
E’ possibile iscriversi e pagare anche il giorno stesso dell’evento, alla partenza, ma con un sovrapprezzo di 3 euro. E’ consigliabile comunque iscriversi prima, anche perchè iscrivendosi il giorno stesso non si può essere garantiti nel numero del pacchi gara. Per dubbi, domande, assistenza: rivolgersi all’email:
paintyourrun@gmail.com oppure, più semplicemente, alla pagina Facebook.
Foto: Gruppo Fotografia Liceo