Padovani (Lega): “Il coraggio è nel nostro dna, non temiamo i nomi del centrosinistra”
«Abbiamo letto con attenzione l’intervista rilasciata a “Il Resto del Carlino” di Alberto Morini, stimato imprenditore faentino – dice Gabriele Padovani, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Faenza – Un’intervista, dove Morini viene quasi inquadrato come candidato a sindaco, e finalmente il Pd si è mosso, facendo vedere di avere persone di un certo calibro disposte a correre, a differenza dei nomi usciti fino ad ora. Una persona che conosce Faenza e i suoi meccanismi, che che la Lega e il centrodestra non temono, perchè ad oggi, non temiamo nessuno dei nomi trapelati, Morini compreso».
Per la Lega l’attuale amministrazione non ha portato investimenti a Faenza
«L’impoverimento della città, la mancanza di visione dei suoi amministratori, l’immobilità nelle scelte sono solo alcune delle problematiche che affliggono Faenza e i faentini – prosegue Padovani – Apprezziamo i toni di Alberto Morini e condividiamo le sue idee di sospendere i tributi e di cercare soluzioni per immettere nel territorio liquidità ed energie alle aziende. Crediamo fermamente che, dopo questa pandemia, la grave crisi sociale ed economia sarà ancora più dura e difficile da superare, ma non possiamo pensare che chi ha guidato fino ad oggi Faenza possa meritarsi elogi e citazioni. Morini sarebbe il primo a sostenere di un terzo mandato a Malpezzi? Come si fa a elogiare un sindaco che ha fatto del risanamento del bilancio la sua missione? Un sindaco che non ha portato investimenti a Faenza, che non ha creato nulla. Malpezzi non ha fatto altro che tentare di mettere una toppa ai debiti creati dai suoi predecessori, tutti membri del suo partito, che fino ad oggi hanno fatto il buono e il cattivo tempo a Faenza».
«Per fortuna Malpezzi terminerà il suo mandato nel 2020 e non sarà più candidabile come sindaco – conclude Padovani – Chi ha governato la città finora è stato succube, come fra l’altro Morini fa intuire, di filiere e ha tutelato gli interessi delle stesse. Non si può pensare che il futuro della città sia ancora in mano a questo Pd che non ha mai avuto coraggio delle proprie scelte. Il coraggio, caro Alberto, te lo diciamo come gruppo e con il cuore, è nel Dna della Lega e non nella sinistra e nelle sue contraddizioni».