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Istituto Oriani eco-friendly: il nuovo anno scolastico mette al bando la plastica

Nella mattina di lunedì 16 settembre 2019, al suono della campanella, le nuove matricole sono state accolte dal dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico “A. Oriani” Fabio Gramellini, dal vicepreside Marco Lega, dai docenti dell’Istituto, accompagnati dai propri genitori tra commozione ed entusiasmo per un giorno così speciale. Dopo i saluti iniziali di benvenuto, in un’aula magna gremita di giovanissimi studenti e famiglie, seguiti da alcune notizie per il buon orientamento nel nuovo mondo dell’istituto tecnico faentino, è stato proprio il dirigente Gramellini a sorprendere i presenti, annunciando a tutto l’Istituto che a partire da quest’anno scolastico sarà compiuta una scelta importante sul versante dell’educazione ambientale e della sensibilizzazione sul problema dell’inquinamento da plastiche, uno dei segni tangibili dell’impegno degli studenti che frequentano la scuola di via Manzoni a eliminare la plastica monouso dal proprio quotidiano, sostituendo così le classiche bottiglie di acqua dei diversi punti ristoro all’interno dei locali scolastici con simpatiche borracce in acciaio.

L’idea promossa a seguito di un percorso di alternanza scuola-lavoro

Il progetto ha una storia, perché nasce nell’ambito di un encomiabile percorso di alternanza scuola-lavoro e sarà in parte finanziato dallo stesso Oriani, inserendosi così tra le già ben conosciute azioni orientate a educare i ragazzi al rispetto dell’ambiente, rendendo sempre più ecosostenibile proprio quello scolastico. Una scelta condivisa concordemente tra insegnanti, alunni e famiglie, che hanno apprezzato l’iniziativa fino al punto di auspicarsi che questo esempio che i ragazzi sono chiamati a seguire a scuola possa essere esportato anche in casa, facendosi loro stessi portavoce tra coetanei e familiari.
Che il Tecnico faentino avesse delle particolari sensibilità per gli argomenti ambientali lo si era ben inteso quando, già sul finire dello scorso anno scolastico, si confermava sul podio del Click Day, il concorso digitale che ha visto sfidarsi 30 classi finaliste – su quasi 800 partecipanti – degli istituti superiori dell’Emilia-Romagna, da Modena a Rimini, e che si è svolto in chiusura di un progetto di educazione ambientale promosso dal Gruppo Hera.

Anche la raccolta differenziata nelle classi dell’istituto faentino

La scuola svolge infatti una funzione importante nella formazione e nella educazione dei ragazzi e può avere un ruolo centrale nella sensibilizzazione delle nuove generazioni sul problema dell’inquinamento da plastiche. Per questo, l’Oriani punta non solo sulle conoscenze delle tematiche ambientali ma anche sulle buone prassi, trasmesse e innovate nel tessuto produttivo, nei luoghi dedicati allo studio e nel vivere civile. È ormai prassi consolidata all’interno dei locali scolastici dell’Oriani la raccolta differenziata in ogni aula: gli alunni, a turno, sono chiamati periodicamente a fare la raccolta differenziata della carta e ciò in una coinvolgente gara a premi voluta da Hera, che annualmente mette a disposizione sacchi e contenitori e materiale informativo per effettuare la raccolta. Vince chi riempie più sacchi e contenitori. È un compito, dunque, che richiede l’impegno di tutti i soggetti che operano nella scuola: in questa sfida docenti, studenti e famiglie avranno una particolare responsabilità nel costruire il benessere di ognuno, per un futuro migliore del territorio nel quale si vive e si opera e di tutta la comunità.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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