Necki sull’area ex Sariaf: “Bene le precisazioni del sindaco, ma va avviato un percorso partecipato”
«E’ stato molto opportuno – spiega Edward Necki, capogruppo dell’Altra Faenza – l’intervento del sindaco Malpezzi sulla indisponibilità a concedere una variante al Rue per convertire in un’ulteriore area commerciale “no-food”, gli 800 mq dell’area ex Sariaf. “…questo non è il momento storico per poter accogliere la richiesta” ha dichiarato il sindaco. Per noi non lo era neppure quando sono stati autorizzati altri supermercati e ci batteremo perché il momento non venga neppure più avanti».
Sull’area ex Sariaf si era ipotizzata una nuova area commerciale, smentita poi dal sindaco Malpezzi
Prosegue la nota di Necki dell’Altra Faenza: «sulla stampa abbiamo letto che “chi conosce i meccanismi e il mercato immobiliare commerciale” ha spiegato che “…in questo momento storico quello che sul mercato ‘tira’ ancora tanto è quel settore non ancora saturo rispetto a quello alimentare. Coniugare food e no-food è la mossa giusta per rendere appetibile l’ area”, auspichiamo che tra questi esperti non ci siano anche componenti dell’Amministrazione. Una prima verifica delle effettive volontà, di tutta l’Amministrazione, sarà l’esame delle “manifestazioni di interesse” per nuove urbanizzazioni che sono state presentate e che dovremmo presto esaminare in dettaglio. Ma più in generale il tema è quello della riqualificazione e rigenerazione urbana, comprese le bonifiche di aree degradate, tra le quali la ex Sariaf, (ma potrei citare anche la questione delle coperture di amianto, ecc.) che vanno garantite, senza scambi impropri con le proprietà».
«Ricordo – conclude la nota – che il consiglio comunale ha votato all’unanimità l’avvio di un percorso partecipativo per la preparazione del Piano Urbanistico Generale, questa dovrebbe essere la sede per raccogliere tutte queste esigenze e verificare le potenzialità, ma questa verifica non può essere lasciata ai privati: la città pubblica deve essere progettata insieme con la partecipazione dei cittadini».