Alla Bottega Bertaccini prorogata al 30 maggio la mostra di Samuel Moretti
Le disposizioni governative hanno consentito alle librerie di riaprire a partire dal 14 aprile. La Bottega Bertaccini di Faenza ha riaperto con un orario ridotto, solo al mattino, ore 9-12.30, garantendo a chi ci lavora e ai clienti le condizioni necessarie per la tutela sanitaria di tutti: accessi contingentati, massimo due persone alla volta; rispetto delle distanze di sicurezza, raccomandando a tutti di sostare all’interno del negozio per il tempo strettamente necessario.
«Noi garantiremo gel igienizzanti, la pulizia e l’aerazione dei locali più volte al giorno – affermano dalla Bottega Bertaccini – Per chi volesse venire a trovarci, raccomandiamo l’uso della mascherina. Abbiamo fatto 30, facciamo 31, continuiamo a comportarci in maniera responsabile. Per chi non possa o non voglia venire in libreria siamo sempre disponibili per effettuare la consegna a domicilio o la spedizione con mezzi postali. Ci trovate al telefono 0546-681712 oppure alla mail info@bottegabertaccini.it».
La mostra aveva inaugurato il 7 marzo scorso
«Pur a orario ridotto – prosegue la nota a stampa – torna dunque visibile la mostra che abbiamo inaugurato il 7 marzo per poi doverla chiudere subito dopo per le misure di contenimento della pandemia da corona virus. Parliamo della mostra di Samuel Moretti “Spazi del silenzio – incisioni”». Samuel Moretti è un giovane artista, nato ad Argenta, vive a Mesola. Dopo gli studi musicali e il diploma in strumenti a percussione presso il Conservatorio di Ferrara, si avvicina al mondo dell’arte. La frequentazione di alcuni artisti lo stimola a intraprendere la pratica incisoria e pittorica.
Spazi del silenzio: le incisioni di Samuel Moretti
Parlando di sé, dice: «Il mio lavoro parla di un territorio di difficile comprensione, ma con un forte impatto visuale ed emozionale rivolto all’occhio dell’osservatore attento. Il paesaggio in cui ci si trova immersi è caratterizzato da grandi spazi a perdita d’occhio, con un perpetuo susseguirsi di enormi distese d’acqua, canne, terra e boschi. Il ‘silenzio’ e la ‘luce’ sono i due elementi predominanti in cui ci si trova immersi».
Anche Pietro Lenzini sottolinea che «è forse la dimensione del silenzio quella che maggiormente si percepisce nei luoghi interpretati da Samuel Moretti. Il mezzo della incisione, nello specifico a punta secca, trasmette l’emozionante percezione di un paesaggio, il Delta, solitario e misterioso fatto di penombre filtrate nell’intrico della fitta vegetazione in cui intravedere un varco, una possibile uscita. Allo stesso modo, nelle vedute dedicate a Faenza e a Brisighella, l’emozione prodotta dagli effetti di luce suggerisce delle magiche visioni. La tecnica sapiente di questi fogli risponde pienamente alla resa pittorica di un paesaggio che, pur reale, viene trasfigurato». La mostra resterà aperta fino al 30 maggio, con orari: 9.30-12.30. Chiuso la domenica.