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Monica Ciarapica, presidente Confesercenti: “Delusi dalle scelte del Governo”

La ‘fase 2’ annunciata dal presidente del Consiglio, Conte, ha lasciato scontenti i rappresentanti del commercio. «Siamo profondamente delusi e amareggiati dal Decreto del Governo del 26 aprile – afferma Monica Ciarapica, presidente provinciale Confesercenti Ravenna – serviva più coraggio. È ormai chiaro a tutti che, almeno per qualche tempo, dovremo convivere con il Coronavirus: per questo le aperture di negozi, pubblici esercizi, mercati e attività di servizio alla persona andavano anticipate rispetto a quanto comunicato dal Presidente del Consiglio. Non una parola sulle attività turistiche. Servono indicazioni chiare sulle misure igienico sanitarie da adottare per aprire le attività in sicurezza. L’immagine delle città desolate deve far riflettere sull’importanza economica e sociale che il commercio svolge nelle nostre comunità».

Confesercenti Ravenna: “Servono misure per evitare il tracollo economico”

«Trascorsi due mesi dalla chiusura generalizzata delle attività – conclude la presidente Confesercenti – le risposte concrete sono veramente poche e insufficienti, come i 600 euro di bonus ottenuti attraverso un sistema macchinoso e lo slittamento di alcuni tributi. Ci vuole ben altro se vogliamo che le città tornino a vivere e per evitare il collasso economico del Paese».

Ascom: appello alle istituzioni

Anche i presidenti di Confcommercio di Ravenna, Cervia, Faenza e Lugo lanciano un appello per intervenire il prima possibile, dato che le aziende sono al limite. «Il posticipo delle riaperture di esercizi commerciali (dal 18 maggio) e pubblici esercizi, stabilimenti balneari nonché delle attività legate al turismo (dal 1 giugno) è un danno gravissimo per il sistema economico che mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro e l’esistenza stessa di migliaia di imprese – commentano Nazario Fantini, presidente Confcommercio Ascom Cervia, Paolo Caroli, presidente Confcommercio Ascom Faenza, Fausto Mazzotti, presidente Confcommercio Ascom Lugo e Mauro Mambelli, presidente Confcommercio Ravenna.

«Le aziende del commercio, turismo e servizi sono invece pronte ad aprire in piena sicurezza, rispettando le norme nazionali. Ogni giorno di riapertura rinviato determina un ulteriore aggravio per le imprese, già vicine al collasso.Non sono più derogabili rinvii di misure per indennizzi a fondo perduto per le imprese, e blocco totale delle tassazioni locali». I quattro presidenti lanciano un appello al Governo, ai ministri, alle pari sociali, ai sindacati, al presidente della Regione Stefano Bonaccini, ai presidenti della provincia, ai sindaci, ai parlamentari locali, ai consiglieri regionali perché si facciamo concretamente portavoce delle istanze delle imprese che sono al limite della sopravvivenza.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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