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Mobilità aerea avanzata: l’Emilia Romagna c’è!

Il 26 gennaio, durante il convegno “Sfide e opportunità per la filiera dell’aerospazio nella Regione Emilia-Romagna”, è stato siglato il protocollo di intesa per la fondazione del Polo Tecnologico Aeronautico e Spaziale Forlivese. La cosiddetta “aerospace economy” è entrata di prepotenza nella politica regionale già da una decina di anni e nel dicembre scorso ha dato vita al Forum Strategico Aerospazio: solo uno dei grossi investimenti previsti nel periodo 2021-2027 con l’intento di favorire l’innovazione tecnologica e la relazione scienza-impresa nei settori dell’aviazione, dell’aeronautica e aerospaziale.

La formazione e la ricerca per aviazione e aerospazio in Emilia Romagna

Forlì ha una consolidata esperienza nella formazione per l’aviazione civile: dall’Istituto Tecnico Aeronautico Francesco Baracca, la scuola di volo professione Volare, all’ISAERS Forlì Academy AvioLab. A queste si aggiungono la formazione accademica e la ricerca scientifica con il corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale e il centro di ricerca CIRI Aerospace dell’Università di Bologna, rendendo il forlivese un interlocutore di spicco con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). Durante il convegno è intervenuto il direttore del CIRI Aerospace Paolo Tortora, proprio per raccontare il ruolo dell’ateneo nella ricerca sulla Urban Air Mobility. Le università e i centri di ricerca sono sicuramente un punto nevralgico per il progresso nel campo della mobilità aerea, ma anche per quella aerospaziale: la Regione si è aggiudicata una grossa fetta dei 3,2 milioni di euro messi a disposizione dall’Agenzia Spaziale Italiana con cinque progetti, due dei quali in capo all’UniBo, uno all’Università di Ferrara e uno all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Un momento del convegno “Sfide e opportunità per la filiera dell’aerospazio nella Regione Emilia-Romagna”

Le imprese di settore in Emilia-Romagna

La risorsa più grande del territorio, però, è il  sottobosco di aziende manufatturiere fornitrici  delle maggiori realtà nazionali per aeronautica, spazio e avionica. Dallara Compositi a Parma, Mae a Piacenza e Curti Aereo, per citare le più affermate, ma la filiera emiliano-romagnola consta di moltissime industrie specializzate in materiali compositi, meccatronica, intelligenza artificiale, sensoristica, satelliti e velivoli. E si potrebbe andare avanti ancora per molto. Alessandro Curti, amministratore delegato dell’omonima azienda, durante il convegno ha delineato il contributo dell’industria nell’ambito del Forum Strategico Aerospazio. La Curti è un  punto di riferimento per i protagonisti italiani della mobilità aerea, come ENAC e Leonardo, partner italiano di maggior rilievo per l’Italia nei programmi aerospaziali, di difesa e sicurezza.

Maria Rivola

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