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Mirco Denicolò presenta al Mcz il libro “Balancing”: un diario che fa memoria del processo creativo

Un volume prezioso, capace di illustrare il ‘dietro le quinte’ che ha portato alla realizzazione dell’opera d’arte finale. Con il progetto Mcz territorio da qualche anno a questa parte il Museo Carlo Zauli invita un artista che lavora a Faenza a cimentarsi con gli spazi, le opere, i laboratori che furono dello scultore scomparso, per fare un punto della situazione sull’effervescenza artistica della nostra città. L’artista invitato nel 2019 è stato Mirco Denicolò con Balancing, un’installazione inaugurata il 17 maggio 2019 con tre distinti lavori, riuniti all’interno della storica sala dei forni, a cui ha fatto seguito un libro d’artista “tutto fatto con piccoli gesti, una penna a sfera, un quaderno, piccoli spazi”, che si presenta proprio al museo la sera di giovedì 7 novembre alle ore 21. «Ospitare artisti in residenza per noi non è solo creare un momento espositivo – spiega il direttore del Mcz, Matteo Zauli – ma è creare occasioni di confronto e relazioni, di cui poi è importante fare memoria: da qui l’idea di realizzare anche delle preziose pubblicazioni realizzate dagli artisti stessi».

Un diario con cui fare memoria del proprio lavoro

La serie Balancing, che dà appunto il titolo alla mostra, e che viene riprodotta nel libro, è costituita da dieci piastre su cui son grafite degli esercizi formali di equilibrio e precarietà. Come spiega l’artista «… le figure sono nette, lo spazio vuoto è denso come le figure, le azioni rappresentate sono bloccate, per sempre. Più che idee sono misure, più che tesi sono immagini svelate, e più di tutto sono eventi grafici». Alle piastre era stata affiancata la ciotola Uovo, parte di una serie di studi sul rapporto fra contenuto e contenitore, che rappresentano oggetti alla ricerca di una relazione con ciotole a forma di uovo di animale. A completare l’allestimento era esposto il video Promenade (How to cheat Death), riflessione ironica sulla morte e sui diversi modi per non pensarci. Realizzato da immagini in ceramica, poi digitalizzate e infine animate, il video è commentato da istruzioni per imbrogliare la morte e da un sottofondo musicale composto da Paolo Geminiani.

«Questo libro – spiega l’artista – è il prolungamento del lavoro espositivo. Se dentro al museo c’era lo spazio per queste opere qui ho messo in sequenza idee, spazi e respiri come faccio normalmente sui miei quaderni. In effetti possiamo definirlo un vero e proprio diario di uno degli attori di questa piccola ma dinamica realtà culturale: Faenza. Credo che il nostro compito sia quello di fare memoria del grande movimento culturale di questa straordinaria ricchezza artistica cittadina».

Nel libro anche due poesie e il dialogo con Matteo Zauli

Il libro appena stampato testimonia e rafforza il progetto espositivo, unendo disegni e poesie dell’artista, a una inedita conversazione fra Mirco Denicolò e Matteo Zauli. Come sempre nel progetto Mcz territorio il libro viene concepito e realizzato dall’artista stesso, rendendolo una vera opera d’arte in edizione limitata. Il libro, in italiano e inglese, di 64 pagine a colori in formato 15×21, è edito in sole 100 copie, stampato dalla Tipografia Valgimigli e disponibile presso il Museo Carlo Zauli e lo studio dell’artista dall’8 novembre, e in anteprima in occasione di questo incontro.

Mirco Denicolò: tra ceramica, video e libri d’autore

Nato a Cattolica nel 1962, diplomato nel 1981 all’Istituto Statale d’Arte di Pesaro e 1983 all’Istituto Statale d’Arte di Faenza. Ha iniziato l’esposizione della sua attività artistica nel 1987. Fino al 2003 ha lavorato per l’industria ceramica come ricercatore. Dal 1999 è docente di Laboratorio presso l’Isia (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Faenza. Dal 2008 insegna Disegno presso la scuola comunale di disegno Minardi di Faenza. Negli ultimi anni traduce le sue opere ceramiche in video di animazione e libri d’autore. Sue opere sono presenti in collezioni, pubbliche e private, ed in musei in Italia e all’estero, esposizione permanente presso la galleria Terre Rare di Bologna e GulliArte di Savona.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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