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Mei Future Festival: eventi e contest tra arte e musica (e tra passato e futuro)

Arte e musica protagoniste nel centro storico di Faenza, e tre contest che daranno la possibilità a giovani di tutta Italia di essere protagonisti. Nasce Meiff – Mei Future Festival, il festival di musica e di arti visive promosso dall’associazione Rumore di Fondo in collaborazione con il MeiMeeting delle etichette indipendenti che da oltre vent’anni mette in scena tre giornate a Faenza dedicate ad arte, musica e cultura che vede protagonisti i progetti, le realtà e i collettivi indipendenti italiani. L’obiettivo è valorizzare il talento e la creatività giovanile in vari campi, da quello musicale a quello artistico, creando un contatto inedito tra sonorità contemporanee e luoghi storici della città. Dal 15 al 30 settembre Meiff proporrà una serie di concerti, live performance e appuntamenti culturali dando vita a quello che può essere inteso come unico percorso, in perfetta armonia con una città che affonda le sue radici nell’arte.

Meiff 2018: l’anteprima del 14 settembre

Un’anteprima del festival è fissata venerdì 14 settembre nel giardino del Dopolavoro ferroviario (via S. Maria dell’Angelo, 24), una volta proprietà di Palazzo Milzetti, in collaborazione con la Fototeca Manfrediana che curerà una mostra espositiva. Dalle ore 18 alle 24 un assaggio della manifestazione con “Funclab Collettive”, il gruppo di dj milanese fresco del tour europeo “Al Dente” che li ha visti calcare i palchi delle maggiori capitali europee.

Mei Future Festival, musica del passato per gettare spunti sul futuro

Le porte del festival si aprono ufficialmente sabato 15 settembre alle ore 18 tra le mura dell’ex Cova (via Cavour, 7). Ospite d’eccezione ‘Leo Màs’ Marras, dj attivo dai primi anni ’80 negli storici club di Ibiza e della Riviera. A seguire “Ciao, Discoteca Italiana” collettivo torinese che riporta in pista capolavori italiane. Il programma musicale – consultabile al seguente link – proseguirà sabato 22 settembre all’ex Do, recentemente riqualificato e si dilungherà poi fino al 30 settembre, in parallelo al Mei.«Si tratta del primo festival dedicato alla musica e alle arti visive a Faenza – spiega Tommaso Zucchini, uno degli organizzatori della rassegna – e vogliamo riportare al centro dell’attenzione alcuni dei luoghi più significativi del centro storico».

In programma 3 contest per artisti e grafici, scadenza il 15 settembre 2018

Gli organizzatori hanno lanciato tre contest a cui si potrà partecipare fino all’inizio del festival, il 15 settembre. «Parte fondamentale di questo programma del festival sono i concorsi attraverso cui i partecipanti potranno essere protagonisti» precisa Jacopo Lega, che ha illustrato i tre contest, a tema libero, che spaziano tra arte, grafica e musica. Il primo contest è Poster challenge, un concorso rivolto a grafici che prevede l’invio di un poster a tema libero all’indirizzo mail poster@meifuturefestiva.it. I poster selezionati saranno stampati ed esposti al Quazàr Coworking fino a dicembre 2018. Il secondo è Producer dj contest: è richiesto un mix di 30” inviato a music@meifuturefestival.it. I tre dj selezionati potranno esibirsi al Mei Future Festival. Il terzo è Video Art Open call, dove sarà possibile inviare un video artistico di 30” a tema libero, inviando a visual@meifuturefestival.com. L’artista selezionato avrà a disposizione un proprio spazio espositivo durante il festival. «Il futuro di cui vogliamo parlare – conclude Lega – ha comunque forti richiami al passato, ed è in questo contesto che sono state prese le scelte artistiche che indirizzeranno il festival».

Un festival nel festival all’interno del Mei

«Quest’immersione nel tema del futuro è una della peculiarità caratteristica del Mei – afferma l’assessore alla Cultura Massimo Isola – e fa bene a tutta la città. Abbiamo bisogno di tenere insieme vecchi e nuovi punti di vista e il contributo delle nuove generazioni è fondamentale. Il Meiff proporrà sicuramente parole e linguaggi nuovi che si svilupperanno nel centro città, in alcuni degli spazi più significativi per la cultura». «Questo festival integra al Mei una capacità di guardare al futuro con le nuove generazioni – aggiunge Giordano Sangiorgi del Mei – rendendo questi giovani protagonisti di un progetto comune capace di offrire spunti e nuove tendenze alla città.

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