Riapertura parchi, il sindaco Malpezzi: “Le persone non devono stare tappate in casa”
Mascherine obbligatorie in Emilia-Romagna nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto, laddove non sia possibile mantenere il distanziamento di un metro; riapertura di parchi e giardini pubblici; consentita, in ambito provinciale, l’attività motoria e sportiva all’aperto come ciclismo, corsa, equitazione, pesca sportiva e caccia di selezione. Sono queste alcune delle misure previste dalla nuova ordinanza regionale che entrerà in vigore a partire da lunedì 4 maggio e che è stata firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Nel frattempo, prosegue il trend in calo dei contagi da Coronavirus nella provincia di Ravenna, giovedì 30 aprile si è registrato un solo nuovo caso; preoccupa però anche la situazione psichica, fisica, sociale ed economica dei cittadini. «Di Covid-19 si può morire direttamente perché contagiati, come capitato a Donatella, l’operatrice sanitaria ricordata ieri e ad altri 13 faentini, ma si può morire anche indirettamente (dentro l’anima) – afferma il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi – In questi ultimi giorni i numeri, non del tutto confermati anche per la delicatezza dei casi in questione, ci raccontano di un aumento dei suicidi; nelle ultime settimane almeno tre a Faenza».
Almeno 3 suicidi avvenuti nel faentino in queste settimane
«Non ho competenze mediche specifiche e ho sempre cercato di parlare di cose che conosco o comunque dopo essermi informato – prosegue il primo cittadino – Inoltre l’abisso umano è talmente profondo, unico e irripetibile che è impossibile generalizzare. Senza dubbio però le sofferenze già presenti prima dell’emergenza, è inevitabile che in questo periodo tendano ad amplificarsi. E sappiamo come, a volte, basti davvero poco a spezzare i delicati equilibri psicologici di una persona e condurla a non vedere più alcuna via d’uscita. Ausl e Comune hanno attivato sportelli di supporto psicologico e in città operano e lavorano tanti bravi professionisti, psicologi e psicoterapeuti. Mi chiedo però se sia sufficiente questo per sentirci a posto con la coscienza o se ciascuno di noi, attraverso la propria capacità di relazione con gli altri, non possa fare qualcosa di più per riattivare quei legami interpersonali e sociali messi in crisi. Ce lo si chiede e purtroppo ci si sente impotenti. Un abbraccio a queste famiglie, vittime di un dramma di cui è difficilissimo perfino parlare».
Parchi e aree verdi, “Saranno rispettate le regole di sicurezza”
«Raccolgo sempre più spesso, come immaginerete, sollecitazioni di farmi portavoce di una ripartenza più accelerata – continua Malpezzi – Dal mondo economico ovviamente, da chi è senza stipendio, ma non solo. Sento genitori sempre più in difficoltà con i loro figli che iniziano a esprimere le loro emozioni attraverso rabbia, noia, frustrazione. Soffriamo noi, soffrono i bambini, soffrono tremendamente le persone disabili. E torniamo a quanto dicevo poco fa. Dall’altra parte tanti fanno valutazioni opposte. Persone preoccupate – comprensibilmente – dalla riapertura delle aree verdi, dalla disinvoltura con cui molti stanno già abbassando la guardia, come se il pericolo fosse scampato, nella convinzione che poi ognuno ha diritto di fare quel che vuole. Ci sono ragioni da parte degli uni e degli altri. Io dico questo: non possiamo pretendere che le persone stiano tappate in casa. Possiamo e dobbiamo invece pretendere che tutti si proteggano e rispettino le regole di sicurezza. Perciò vi preannuncio che – dopo approfondita discussione fra tutti i sindaci della provincia – da lunedì 4 riapriremo parchi e aree verdi a Faenza. Ma ci saranno regole ben precise che, se non rispettate, a seguito del potenziamento dei controlli, obbligherà il Comune a richiuderle immediatamente. Quella dei sindaci “sceriffi” è un’immagine che non mi piace, ma – in qualità di autorità sanitarie locali – se non facessimo rispettare queste regole, ne saremmo responsabili».
Malpezzi e il 1° Maggio: “Il lavoro è essenziale per realizzare le nostre vite”
«Domani è il 1° Maggio, Festa del Lavoro e dei lavoratori – conclude il sindaco – Se da una parte non potranno svolgersi celebrazioni con raduni e cerimonie di piazza e di popolo, in tempo di coronavirus la ricorrenza è quanto mai ricca di significato. Mai come in queste settimane stiamo comprendendo quanto il Lavoro sia essenziale per realizzare noi stessi, le nostre vite, i nostri sogni. Voglio pertanto dedicare questa ricorrenza alle vite spezzate da questo virus e a tutti coloro che hanno perso la speranza nel futuro».