Luci sulla frontiera: le storie di 5 preti di periferia al cinema Europa

Uomini di chiesa che cercano, in mezzo all’inferno, quello che inferno non è. Proseguono, mercoledì 6 marzo 2019 alle ore 21, gli appuntamenti con la rassegna “Il Cinema della Verità”. Il docufilm presentato sarà Luci sulla frontiera diretto dalla giornalista Ilaria Urbani – presente in sala per presentare la sua opera – e sarà proiettato presso il Cinema Europa di Faenza (via Sant’Antonio, 4) e non, come consuetudine, al Ridotto del Teatro Masini. La voce narrante della pellicola è di Roberto Saviano.

Luci sulla frontiera: il film di Ilaria Urbani

La giornalista Ilaria Urbani racconta, accompagnata dalla voce di Roberto Saviano, le storie di cinque preti di frontiera della città di Napoli, dal centro antico alla periferia, una Chiesa che lavora tra la gente nel segno del messaggio di papa Francesco. Il primo è don Franco Esposito, che lavora tra i detenuti e le loro famiglie del carcere di Poggioreale, il più sovrappopolato d’Europa; poi padre Antonio Loffredo, tra i giovani del rione Sanità che grazie alla cultura e ai monumenti si inventa un futuro dove la camorra non deve trovare posto; ancora: don Gaetano Romano a San Giovanni a Teduccio, ex quartiere operaio a Napoli est, ancora oggi in cerca di riscatto, crea possibilità per la formazione dei figli dei più poveri; don Felix Ngolo dall’Africa si occupa dei ragazzi della baraccopoli di amianto ai margini dell’antica Puteoli; il gesuita padre Domenico Pizzuti, il cui impegno per la comunità rom è quotidiano e che ancora oggi è in cerca di sistemazione col tentativo di costruire percorsi d’integrazione a Scampia, quartiere reduce da decenni di narcotraffico dei boss.

Il 6 marzo al cinema Europa per la rassegna “Il cinema della verità”

Sono storie di sacerdoti che dedicano interamente la propria esistenza agli ultimi, storie di una Chiesa che attendeva solo di essere rappresentata. Come in molti Sud del mondo, nelle periferie di Napoli i preti di frontiera cercano e riconoscono chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno e lo fanno durare, gli danno spazio. I missionari metropolitani operano in territori diventati spesso invisibili allo Stato e alle classi dirigenti. I preti di strada da sempre, già da prima dell’arrivo di papa Francesco, danno un volto all’ascolto, alla solidarietà, alla comunità, alla dignità, alla libertà, alla pace in nome dell’umanità e di un’altra chiesa possibile.

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