Le Acli Faenza ricordano mercoledì 24 aprile Gian Nicola Babini, direttore Istec Cnr
Con una iniziativa che si svolgerà mercoledì 24 aprile 2019, alla chiesa di Pergola, le Acli di Faenza, in collaborazione con Istec Cnr, vogliono rendere omaggio a Gian Nicola Babini, direttore dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici dal 1985 al 2008 e promotore di innumerevoli iniziative e attività conosciute e apprezzate in tutto il mondo. «Se Faenza oggi può vantare uno dei poli di ricerca più qualificati a livello nazionale ed internazionale – scrivono gli organizzatori – gran parte del merito va sicuramente a Babini». L’iniziativa si inserisce e dà il via ad una serie di eventi dedicati a “I precursori”.
L’evento inizierà alle ore 11 con la santa messa alla chiesa di Pergola in occasione del 75° anniversario della nascita (24 aprile 1944) e presentazione di un breve profilo biografico di Gian Nicola Babini realizzato da Istec Cnr. L’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici (Istec-Cnr) si configura come l’unica struttura di ricerca del Cnr, e la più grande struttura italiana operante nel paese con programmazione poliennale, specificamente indirizzata allo studio globale dei materiali ceramici. Istec-Cnr ha la sua sede a Faenza. Le attività dell’Istec-Cnr, coerentemente alla missione del Cnr, riguardano attività di ricerca, iniziative di sostegno alla formazione, alla valorizzazione e disseminazione dei risultati. Il personale consta di 40 dipendenti di ruolo Cnr e altre 15-20 unità di personale temporaneo a vario titolo: assegnisti, contrattisti, ospiti stranieri, dottorandi, tirocinanti e studenti in tesi.
L’iniziativa delle Acli I precursori
È una iniziativa di Acli Faenza per conservare la memoria di quelle persone che hanno sempre lottato nella loro vita per il bene della comunità in cui vivevano, ottenendo spesso grandi riconoscimenti fuori dalle mura domestiche, ma pochi e sicuramente non adeguati, in patria. Persone in molti casi non inquadrate politicamente, a volte scomode, forse non sempre pienamente comprese, ma sicuramente lungimiranti, capaci di capire e interpretare le traiettorie della storia, prima di chiunque altro e di costruire entità che poi rimarranno nel tempo e produrranno frutti copiosi.