Insieme si cura: la nuova piattaforma di crowdfunding dello Ior per sostenere gli ospedali

In un momento d’emergenza, in cui occorre limitare al massimo i contatti personali e il lavoro va gestito da remoto, occorrono nuove e originali idee per essere “vicino a chi soffre e insieme a chi cura”, come recita la mission dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Con le sedi attualmente chiuse in ottemperanza alla normativa vigente in tema di contenimento della diffusione del Coronavirus, e i servizi gratuiti al paziente oncologico temporaneamente sospesi per minimizzare il rischio di contagio per le persone con fragilità immunitarie, è la tecnologia l’arma più potente per fare la differenza. È con questa consapevolezza che è nato il sito www.insiemeachicura.it, piattaforma di crowdfunding gratuita gestita e creata proprio dall’Istituto Oncologico Romagnolo.

I cittadini possono donare per i bisogni degli ospedali, nessuna percentuale trattenuta

«Mai come in questi giorni abbiamo riscoperto il valore della solidarietà – spiega il direttore generale dello Ior, Fabrizio Miserocchi – a testimonianza di ciò vi sono illustri esempi di celebrità, ma anche semplici cittadini, che hanno deciso di sostenere in maniera decisa gli ospedali italiani per aiutarli a reggere l’urto di questa incredibile ondata di contagi. Abbiamo pensato quindi di mettere a disposizione delle strutture sanitarie una piattaforma in cui possono dare voce, in tempo reale, alle concrete esigenze che manifestano, e che magari in questa particolare situazione cambiano di giorno in giorno, di ora in ora. L’idea è quindi di popolare il sito di piccoli progetti che diano la vera percezione dei bisogni dei nostri ospedali, e a cui ogni singolo cittadino può contribuire con una donazione. Mi piace sottolineare che, come da nostra tradizione, insiemeachicura.it sarà un servizio completamente gratuito: tutto ciò che verrà raccolto sarà effettivamente destinato all’iniziativa della struttura sanitaria a cui si riconosce il contributo, fino all’ultimo centesimo. Nessuna percentuale verrà trattenuta: e in quanto alla certezza che la raccolta vada effettivamente a vantaggio dell’Ospedale che l’ha richiesta, per quello c’è il marchio Ior, che in più di quarant’anni ha sempre dimostrato trasparenza e affidabilità».

L’iniziativa dello Ior servirà anche per fronteggiare l’epidemia Coronavirus

Ma com’è nata l’idea della piattaforma? Risponde sempre il direttore generale Ior: «Il sito è in costruzione già da qualche mese: il suo proposito originale era quello di dar voce alle singole Oncologie del territorio, di modo che si rendessero protagoniste e parte attiva della propria crescita al servizio della comunità cui fanno riferimento. La nuova emergenza Coronavirus ci ha però convinti non solo a dare un’accelerata a questo progetto, ma anche a espanderlo. Sebbene la nostra mission storica sia quella di affiancare le Oncologie, non possiamo restare sordi alle richieste d’aiuto che arrivano non solo dagli altri reparti, ma anche da altre strutture sanitarie, come gli Hospice, che in questo momento sono pieni di persone fragili e a rischio».

Fabrizio Miserocchi conferma infine che sono già arrivate le prime richieste. «L’Oncologia dell’Ospedale “Umberto I” di Lugo ha già attivato un crowdfunding che per richiedere la fornitura di gel igienizzante per le mani, che comincia a scarseggiare. Anche l’Hospice “Villa Adalgisa” di Ravenna ha attivato un progetto molto interessante: il personale in questo momento è sottoposto a turni estenuanti, anche di 20 ore consecutive, per far fronte all’emergenza. Per questo ci hanno chiesto un aiuto: l’idea è quella di inserire all’interno dello staff una nuova risorsa, il dott. Maurizio Alberani, che si è reso disponibile sin da subito a dare una mano. Ringrazio sin da subito non solo coloro che doneranno per questi due importanti progetti, ma anche organi di informazione e singoli cittadini che, tramite magari i loro profili social, ci daranno una mano a diffondere l’iniziativa: qualunque struttura sanitaria deve sapere che, nel bisogno, può contare su di noi e su di una piattaforma sicura, gratuita e seria».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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