Innovazione e sostenibilità ecologica: il Giardino verticale del Persolino-Strocchi

Un tripudio di colori e profumi. Circa 1.000 piante, 15 specie diverse tra arbustive ed erbacee perenni. Questo il risultato dell’installazione realizzata ad aprile 2021 all’Istituto Persolino-Strocchi di Faenza e che ha portato alla realizzazione del Giardino Verticale”. Sulle file verticali del giardino si snodano verdi e rigogliose numerose piante per decine di metri lineari di lunghezza. Piena soddisfazione da parte del dirigente scolastico Daniele Gringeri che evidenzia alcuni punti di forza del progetto, primo fra tutti il risvolto sulle tematiche ambientali. L’installazione, infatti, sensibilizza gli studenti a una maggiore consapevolezza dell’impatto che il cittadino ha sull’ambiente e dell’importanza della sua tutela, invitando tutti a osservare non solo la bellezza della green art realizzata ma anche il senso della sua esistenza e i benefici che apporta al luogo e alle persone.

Il progetto degli studenti di IV coordinati dal prof. Maurizio Montanari

Il progetto, inserito all’interno dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, è stato coordinato dal responsabile dell’azienda agraria Persolino Maurizio Montanari. Gli studenti delle classi quarte del corso agrario della sede Persolino, guidati dai docenti Alteri, Cameldi e Del Bove,  hanno acquisito le competenze riguardanti la progettazione e la realizzazione di una struttura sostenibile, adoperando piante che favoriscono il benessere per l’uomo approfondendo, inoltre, i loro studi sui sistemi di irrigazione ecosostenibile. L’installazione del giardino verticale è frutto dell’adesione dell’Istituto Persolino-Strocchi al progetto SempreVerde nell’ambito dell’iniziativa Azione ProvincEgiovani, promossa dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Unione delle Province d’Italia (Upi).

I giardini verticali: una nuova frontiera

La struttura è irrigata con un sistema di elettrovalvole, collegate a sensori di umidità e posizionate sulla parete così da garantire alle piante un giusto e costante apporto idrico, evitando lo spreco di un bene prezioso come l’acqua. Su questo aspetto la scuola è già particolarmente attenta: da quest’anno scolastico, infatti, all’interno dei locali dell’Istituto sono posizionati erogatori di acqua che consentono agli alunni di riempire le borracce evitando concretamente, in tal modo, lo spreco delle bottigliette e operando consapevolmente una scelta plastic free.

Il giardino verticale si aggiunge, inoltre, ai laboratori offerti dall’Istituto Persolino-Strocchi divenendo a tutti gli effetti un’installazione a cielo aperto con la quale gli studenti del corso agrario potranno interagire, effettuando studi, rilevazione sulla crescita delle piante e manutenzione della struttura. All’avanguardia anche lo stesso sistema di irrigazione che oltre ad essere automatizzato, sfrutta anche la rete internet della scuola per controllare l’umidità del terreno in remoto. Il sistema di irrigazione è facilmente gestibile tramite una semplice applicazione da utilizzare nei device. Rispondendo ad alcuni obiettivi dell’Agenda 2030, gli studenti dell’Istituto Persolino-Strocchi hanno sviluppato una linea di azione tesa a favorire la sostenibilità, la qualità dell’aria nella zona in cui sorge l’Istituto, il benessere che deriva dall’accrescimento del verde urbano e una migliore competenza in materia di cittadinanza.

Foto: Stefano Tedioli

 

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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