Consegnata l’Impagliata alla prima bambina faentina nata nel 2023

Il sindaco Massimo Isola nella mattina di giovedì 12 gennaio ha fatto visita ai genitori di Luna, la prima faentina del 2023, per consegnare anche a loro, dopo il primo maschietto, l’Impagliata, il servizio in maiolica per la puerpera. Il completo è costituito da una serie di scodelle, piatti e ciotole che nella tradizione veniva donato alle neomamme, per consumare un pasto sostanzioso dopo le fatiche del parto.

La tradizione dell’Impagliata

Faenza, nel 1977, attraverso il lavoro fatto dall’allora Segretario Generale del Comune, Alteo Dolcini, ha fatto sua questa antica usanza, dando il compito al primo cittadino di consegnare l’Impagliata ai primi nati, alla femminuccia e al maschietto, del nuovo anno. Questa mattina il sindaco Massimo Isola ha fatto visita al reparto di Ostetricia e ginecologia dove martedì 10 è nata Luna, la prima bimba faentina. Il primo cittadino con il personale di reparto ha consegnato l’Impagliata ai genitori di Luna, la mamma, Cinzia Bandini, 32enne impiegata all’Ascom, e il papà Manuel Galtieri, 33enne magazziniere in una ditta di Faenza. Luna, è venuta alla luce alle 6,56 di martedì 10 gennaio e al momento della nascita pesava 3.310 grammi. La nuova arrivata oltre ad essere la gioia di mamma e papà sarà coccolata dagli altri due fratellini, Leonardo di 5 e Federico di 2 anni. I due servizi dell’Impagliata di quest’anno 2023, consegnate ai genitori hanno un decoro ‘a garofano’, motivo che più rappresenta la maiolica faentina e sono stati realizzati, come da tradizione, dal ceramista faentino Romano Cortesi.

Riferimenti storici dell’Impagliata

L’origine del termine impagliata è incerta. Potrebbe fare riferimento, così come riportato da uno studio del Mic, il Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, al “giaciglio di paglia sul quale venivano posati i neonati”. L’impagliata è poi diventato negli anni un servizio in ceramica costituito da elementi sovrapposti l’uno all’altro in modo da formare un complesso unico, un oggetto quasi di design oggi, che un tempo veniva donato alle madri per il loro primo pasto a letto dopo il parto. Il servizio è costituito da un piatto fondo per il brodo, un portauovo con porta-sale e una piccola zuppiera. La tradizione dell’Impagliata che testimonia il significato della vita e la protezione che la comunità riservava alla ‘donna-madre’ per tutto il periodo puerperale, è documentata fin dal ‘400. Nel tempo il tradizionale servizio faentino è stato donato anche ad alcune note personalità, tra cui la principessa di Piemonte, Maria Josè di Savoia, per la nascita della terzogenita Maria Gabriella (1940), e la principessa di Galles, Diana Spencer, in occasione della nascita del primogenito William (1982).

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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