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“Il mio viaggio” di Davide Fabbri: la musica attraverso 5 strumenti storici

E’ disponibile “Il mio viaggio” l’ultimo cd di Davide Fabbri, chitarrista classico e liutista faentino, uscito sia online che fisicamente, edito dall’etichetta Dotguitar. Davide Fabbri si è diplomato in chitarra presso il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena ottenendo, con il massimo dei voti. Si è perfezionato a Parma (dal 2002 al 2004), frequentando numerose masterclasses con concertisti di. chiara fama. Vincitore del Premio di Studio “Eleuterio Ignazi” dell’associazione “Amici dell’Arte” di Faenza (2002), di “Chitarrissima” Premio Città di Saluzzo (2006), e premiato dall’Associazione Musicale “Francesco. Rosaspina” di Montescudo (2007), ha tenuto numerosi concerti sia come solista (con chitarra, liuto, tiorba e chitarra barocca) che in diverse formazioni cameristiche (duo flauto e chitarra; duo violino e chitarra; duo soprano e chitarra; duo di chitarre; duo mandolino e chitarra; quartetto di chitarre; quartetto d’archi e chitarra; trio flauto, violino e chitarra) nell’ambito di prestigiose Rassegne.

In ambito didattico ha conseguito l’ European Suzuki Certificate (3° livello – guitar) presso il Suzuki Talent Center di Saluzzo. Con i suoi allievi che seguono il metodo Suzuki, ha partecipato a diversi incontri nazionali e internazionali. E’ insegnante di ruolo presso la Scuola Secondaria di Primo Grado ad indirizzo musicale e insegnante di chitarra con metodologia Suzuki presso la Scuola di Musica “A. Masironi” di Brisighella.

I 5 strumenti sono: liuto-tiorba-chitarra barocca-chitarra dell’800 e chitarra classica

«L’idea di realizzare un progetto discografico utilizzando cinque strumenti – spiega Fabbri – è nata recentemente in seguito a un concerto solistico che ho avuto il piacere di tenere presso la Villa Palladiana di Caldogno. In questo contesto, mi fu chiesto di creare un viaggio tra gli strumenti a pizzico, partendo dal liuto rinascimentale (del quale è presente un’iconografia all’interno della villa), passando per la tiorba e la chitarra barocca, fino alla chitarra classica. Con un pizzico di timore e forse un po’ d’incoscienza, ho accettato la proposta che si è rivelata un’esperienza molto interessante per me e per il pubblico, molto attento e coinvolto.

«Ho intrapreso da bambino lo studio della chitarra classica e, durante gli anni precedenti il diploma – prosegue Fabbri – mi sono accorto di quanto la musica rinascimentale e barocca eserciti su di me grande fascino e sintonia. Alcuni anni dopo, ho iniziato lo studio della tiorba e successivamente del liuto e della chitarra barocca. Questo progetto vorrebbe portare una testimonianza di come sia possibile, per un chitarrista che ha compiuto gli studi accademici, utilizzare diversi strumenti antichi e moderni per costruire il proprio repertorio. L’utilizzo di tecniche diverse e le modalità di produzioni sonore, tipiche di ciascun strumento, risultano compatibili e integrabili fra loro».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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