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House concert: Massimiliano Larocca e i Canti Orfici in scena alla Sghisa

Musica e poesia: anche questo è il Festival della Comunità educante che partirà a Faenza lunedì 4 aprile. La manifestazione sarà accompagnata musicalmente dagli House Concert che porteranno con sé anche la poesia di Dino Campana. Giovedì 7 aprile all’Osteria della Sghisa (inizio ore 21) sarà Massimiliano Larocca a trasformare in canzone le liriche visionarie del poeta di Marradi. Un’operazione ambiziosa, dato che cercherà di mantenersi fedele alle parole e alla metrica dei componimenti poetici. Le canzoni saranno tratte da “Un mistero di sogni avverati”, il quinto album del cantautore fiorentino, e fa seguito a “Qualcuno stanotte” (finalista premio Tenco 2014).

Canzoni in tutto e per tutto

“La poesia musicale europea colorita”: questa era la definizione con la quale Dino Campana descriveva i propri versi. Un manifesto poetico che ha guidato e convinto Massimiliano Larocca, musicista rock fiorentino con una carriera quasi ventennale, ad approcciare i “Canti Orfici” di Campana in un modo totalmente inedito. In questo lavoro il musicista vuole mostrare sia la profonda vena popolare sia la forte spigolosità rock dei versi campaniani. Canzoni in tutto e per tutto che mantengono fedelmente e integralmente i versi di Campana senza intaccare neanche una parola. Gli arrangiamenti musicali spazieranno dal folk al rock, dalla musica contemporanea al tango argentino (Dino Campana ha vissuto per un certo periodo della sua vita in Sudamerica). Un linguaggio musicale che ripercorre l’itinerario che il poeta percorse nel corso della sua intensa vita di viaggiatore vagabondo.

Nel 2014 si è svolto il centenario dei Canti Orfici

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Dino Campana alla Cascata dell’Acquacheta

Un modo per riportare in vita gli scritti di un poeta che Faenza ha ricordato recentemente nel 2014, quando nella nostra città si sono svolti gli eventi per il centenario d’uscita dei Canti Orfici (la cui prima edizione è stata pubblicata a Marradi nel 1914). L’anno campaniano è stato un’occasione di riscoperta di questo libro che, parzialmente ignorato all’epoca, è oggi considerato uno dei capolavori del Novecento letterario italiano. I Canti Orfici sono profondamente legati alla città di Faenza (Campana ha studiato al Liceo Torricelli dove sono presenti alcune sue testimonianze): il primo testo del libro, la Notte, comincia proprio descrivendo la “città rossa e turrita” di Faenza. L’anno campaniano ha prodotto anche nuove ricerche prodotte da studiosi faentini: Stefano Drei (Dino Campana. Ritrovamenti biografici e appunti testuali, Carta Bianca) ed Enrico Bandini (La poesia tornerà, Carta Bianca) hanno analizzato in una luce nuova vari aspetti della poesia campaniana. Nei prossimi mesi dal Comune verranno poste delle targhe sui luoghi faentini cantati dal poeta.

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