Guida Michelin 2019: ecco i 22 ristoranti stellati dell’Emilia-Romagna
Sul trono si conferma ancora l’Osteria Francescana di Massimo Bottura: è ancora lui il ‘re’ della cucina secondo la Guida Michelin 2019 presentata ufficialmente al Teatro Regio di Parma venerdì 16 novembre 2018. L’Osteria Francescana mantiene il prestigioso titolo delle tre stelle Michelin, un riconoscimento che detiene ormai ininterrottamente dal 2011 e che condivide con soli altri dieci ristoranti in tutta Italia. Il locale di Massimo Bottura è stata inoltre indicato come miglior ristorante al mondo nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants awards 2018 di New York (la prima volta fu nel 2016, mentre nel 2017 si classificò secondo).
In Italia le tre stelle Michelin salgono a 10 con Mauro Uliassi
All’interno della 64^ edizione della Guida Michelin, oltre alle 3 stelle Michelin che brillano sulla cucina dello chef Massimo Bottura, confermano di avere una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le 3 stelle Michelin, i ristoranti dell’edizione 2018: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Le Calandre a Rubano e St. Hubertus, di San Cassiano (Bolzano). A questi si aggiunge in questa nuova edizione della Guida lo chef Mauro Uliassi, dell’omonimo ristorante di Senigallia, che porta a dieci le tre stelle Michelin italiane.
I ristoranti stellati dell’Emilia-Romagna salgono a 22
Nella regione divisa tra tortellini e dei cappelletti salgono a 22 i ristoranti che possono fregiarsi del titolo di “stellati”. Nella classifica della Guida Michelin 2019, dietro all’Osteria Francescana, si confermano con due stelle Michelin un ristorante a pochi chilometri da Faenza, il San Domenico di Imola e il Magnolia di Cesenatico. Gli altri 19 ristoranti selezionati – che vanno da Piacenza a Rimini – sono classificati dalla Guida Michelin 2019 con una stella, sinonimo comunque di eccellenza culinaria. New entry di questa edizione è l’Abocar Due Cucine di Rimini. Si conferma anche per il 2019 l’assenza, nella provincia di Ravenna, di un ristorante stellato Michelin.
La Guida Michelin 2019 incorona ancora l’Osteria Francescana di Massimo Bottura con tre stelle
Dalle “Cinque stagionature del parmigiano” al “Bollito non bollito”: sono queste alcune delle specialità che è possibile gustare all’Osteria Francescana di Modena (via Stella, 22) che è stata rilevata nel 1995 dal noto chef Massimo Bottura. Posizionato nelle vicinanze della chiesa di San Francesco (da cui il nome), il locale era già esistente già negli anni ’50 ed era una delle piole del centro cittadino, ovvero un’osteria con tavolacci in legno e vino in caraffa, dove si giocava a carte e si pranzava a basso costo. Delle varie osterie della città, l’Osteria Francescana in particolare era considerata un ritrovo per gli uomini del “sottoproletariato” e per donne di dubbia reputazione. Attorno agli anni ’80, sulla scorta dei mutamenti sociali, divenne una sorta di birreria. Negli ultimi anni è invece divenuta sinonimo di eccellenza culinaria italiana, nota in tutto il mondo.
Due stelle Michelin: il San Domenico di Imola e Magnolia di Cesenatico
Un ristorante a due passi da Faenza detiene le prestigiose due stelle Michelin. Il San Domenico di Imola è una delle grandi tavole d’Italia sin dal 7 marzo 1970; data in cui Morini decide di fondare nei locali della casa paterna e assieme a Natale Marcatilii – tutt’oggi maitre e direttore – «un ristorante diverso» dove coniugare origini, memorie, ricerca e inventiva. Il celebre Uovo a 65° in raviolo San Domenico con burro di malga, parmigiano dolce e tartufo bianco – uno dei piatti più imitati al mondo tanto da essere marchio registrato – è solo la più acclamata tra le tante creazioni e intuizioni dello chef autodidatta Valentino Marcatilii.
L’altro due stelle dell’Emilia-Romagna è il Magnolia di Cesenatico (viale Trento, 31). Il ristorante nasce nel 2003 da un’idea di Alberto Faccani di coinvolgere i propri ospiti in un’esperienza di gusto inusuale fatta di divertimento, passione per i sapori puri e gli abbinamenti armonici. Un luogo dove la tradizione locale incontra altri mondi, la creatività incontra la voglia di sperimentare e stupire, la cucina incontra l’arte, dove l’equilibrio sorprende e incanta. Una formula che ha conquistato il palato della critica e ha consentito al Magnolia di ricevere, già dal secondo anno di vita, la Stella Michelin. Per arrivare poi alle due nel 2018.
Guida Michelin 2019: tutti gli stellati in Emilia-Romagna
Sono 4 i ristoranti stellati di Bologna
In provincia di Bologna spicca, come detto, il San Domenico di Imola con due stelle, mentre vantano una stella I Portici, il Marconi (Sasso Marconi) e la Trattoria da Amerigo (Sagvigno). Il ristorante i Portici, inaugurato il 22 ottobre 2008 e insignito con la prestigiosa stella Michelin, punta su una cucina di grande creatività e attenta alle materie prime di qualità, proposta dal nuovo chef Emanuele Petrosino.
Il ristorante Marconi è una storia di famiglia iniziata nel 1983 e presa in mano nel 2000 dai fratelli Mazzucchelli. Massimo in sala, Aurora in cucina, una nuova generazione che ogni giorno lavora con entusiasmo e dedizione con un unico obiettivo: soddisfare coloro che vogliono provare un’esperienza, assaggiare un territorio e le sue eccellenze.
Dal lontano 1934, quando Amerigo e Agnese aprirono la Trattoria, il locale è sempre stato un punto di riferimento nella valle. La cucina semplice, fatta di ciò che il cortile, il pollaio, l’orto, i campi ed i boschi offrono sono – oggi come ieri – l’anima dei piatti. Nel corso degli anni la passione è aumentata ed è arrivata ora alla terza generazione di osti.
Guida Michelin 2019: gli stellati di Ferrara
A Ferrara vengono, nel comune di Codigoro spiccano ben due ristoranti: La Zanzara e La Capanna di Eraclio. Per quanto riguarda La Zanzara, la cucina è fatta di territorio. Pesce e qualche divagazione invernale tra la cacciagione da piuma di valle. Attenzione alle materie prime e alle cotture regalano attraverso tecniche moderne e antiche di cucina sapori autentici del nostro delta. Niente abbinamenti bizzarri, niente accostamenti inconsueti o voglia di sorprendere ad ogni costo.
La Capanna di Eraclio è un luogo sospeso fra le nebbie della bassa Ferrarese, vicino al mare, ma lontano da tutto. È un luogo storico cresciuto attorno alla caparbietà e alla passione della famiglia Soncini, che da oltre 60 anni conducono questo luogo con personalità e amore.
Forlì-Cesena: oltre al Magnolia, anche La Buca è stellato
Alta concentrazione di stellati a Cesenatico: all’interno della Guida Michelin 2019 nella città di Marino Moretti si trovano infatti gli unici due stellati della provincia, il ristorante Magnolia – che, come detto, vanta ben due stelle Michelin – e La Buca che dal 1985 si trova sul magnifico Porto Canale di Leonardo da Vinci e dal 2013 è stellato Michelin. In questo secondo locale si esprimono in tutta la loro forza e sapidità, dalle preparazioni a crudo sino ai grandi classici della cucina marinara romagnola.
I 3 ristoranti stellati di Modena
Oltre alla già citata Osteria Francescana di Massimo Bottura con 3 stelle, si segnalano anche per il 2018 con una stella i ristoranti Strada Facendo e L’Erba del re. Il ristorante Strada Facendo (via Emilia Ovest, 622) ha come chef Emilio Barbieri che, in questa avventura, cerca di trasmettere nei piatti i sentori, i profumi e gli aromi della sua adolescenza in una interpretazione attuale e contemporanea. Si fondono così insieme passione per la tradizione, curiosità e innovazione.
All’interno dell’Erba del re (via Castelmaraldo, 45) i menù degustazione realizzati dallo chef Luca Marchini racchiudono in sé lo spirito del viaggio. L’Erba del re è il luogo dove sperimentare una visione della cucina personale e profonda, dove lasciare libera quell’anima artistica che muove la creatività.
Parma ha 4 ristoranti stellati
A Parma troviamo gli stellati Parizzi e l’Inkiostro. In provincia invece risiedono invece l’Antica Corte Pallavicina (Polesine Parmense) e la Locanda Stella d’oro (Soragna). Il ristorante Parizzi ha una storia lunga 70 anni. La cucina dello chef Marco Parizzi vanta la stella Michelin dal 1980, 15/20 sulla guida de l’espresso, 83/100 sulla guida Gambero Rosso.
All’Inkiostro la passione dello chef Terry Giacomello nasce quando a circa 13 anni comincia ad affiancare mamma Wanda ai fornelli di una “semplice ma pur buona trattoria di paese”.
L’Antica Corte Pallavicina (Strada Palazzo due Torri, 3) è situata in una grande azienda agricola dal sapore storico, con caseificio e cantine per vini e salumi risalenti al XIV secolo, questo ristorante rustico-chic con camere dista 12 minuti a piedi dal fiume Po, 6 km dal Teatro Giuseppe Verdi e 40 km dalla città di Parma.
La Locanda Stella d’oro (via Giuseppe Mazzini, 8) propone piatti emiliani d’alta cucina, anche per celiaci, in un elegante ristorante con tappeti e chiostro interno.
Guida Michelin 2019: i 2 stellati di Piacenza
Nella provincia piacentina hanno una stella Michelin il Nido del Picchio (Carpaneto Piacentino) e la Palta (Borgonovo). Il Nido del Picchio (viale Patrioti, 6) si trova in un’elegante villa in un quartiere residenziale di Carpaneto piacentino. Sulla tavola, tra le tante scelte, tagliolini al limone e sedano con gelatina di baccalà, scaloppa di foie gras al balsamico con composta di mele cotogne e pan brioche, cappellacci di rape rosse in crema di parmigiano.
La Palta offre specialità emiliane in un elegante locale con arredi rustico-moderni, soffitto di legno e ampie vetrate.
I ristoranti stellati di Reggio Emilia
Due rappresentanti stellati a Reggio Emilia: Arnaldo-Clinica Gastronomica (Rubiera) e Ca’ Matilde(Rubbianino). Alla Clinica Gastronomica la cucina è legata alla tradizione tipica emiliana. Qui imperano i carrelli che celebrano il trionfo degli antipasti divisi tra salumi e diversi tipi di antipasti vegetali. La pasta è fatta in casa e la gamma è ampia, dai cappelletti ai tortelli, le tagliatelle e la famosa spugnolata; per i secondi ci troviamo di fronte all’apoteosi delle carni.
Ca’ Matilde è un locale moderno, giovane e immerso nel verde delle terre matildiche, dove gustare i piatti della tradizione con tocchi estrosi dello chef Andrea Incerti Vezzani.
Rimini sale a 3 ristoranti stellati nella Guida Michelin 2019
New entry per Rimini, con Abocar Due cucine (via Farini 13). Il ristorante è stato aperto nel 2013 da Camilla Corbelli e Mariano Guardianelli. Abocar in spagnolo significa avvicinare, ed è questo l’intento dei due chef: aiutare gli ospiti ad accostarsi a una cucina giovane e creativa. Il menu cambia ogni mese perché vuole esaltare i prodotti che in quel momento sono all’apice della loro qualità e freschezza.
A Rimini vanta una stella Michelin anche il ristorante Guido; a Pennabilli invece troviamo il Piastrino. Il ristorante Guido (Lungomare Guido Spadazzi, 12) offre piatti gourmet di pesce serviti in un locale contemporaneo a gestione familiare, affacciato sul lungomare.
Il Piastrino (via Parco Begni) serve in tavola piatti d’autore serviti tra pareti di pietra e arredi eleganti in un’ex casa rurale all’interno di un parco.