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“Il profumo del pane”: concerto di Giuseppina Torre in occasione del Mei

Tratto da Il Piccolo – venerdì 28 settembre 2018

Un concerto per l’anima, quello proposto sabato 29 settembre 2018 alla chiesa di S. Maria dell’Angelo a Faenza in occasione del Mei. A esibirsi sarà Giuseppina Torre in un concerto al pianoforte in cui riproporrà anche le sue musiche realizzate per fare da colonna sonora al Dvd “La mia idea di arte” su papa Francesco. L’evento, a ingresso libero con inizio alle ore 21, è promosso da Il Piccolo, diocesi di Faenza-Modigliana, Museo diocesano e biblioteca Card. Cicognani. Nata a Vittoria, città siciliana, Giuseppina Torre si diploma in pianoforte e composizione diventando molto famosa negli Stati Uniti, dove ha vinto quattro Los Angeles Music Award. Il suo album d’esordio è “Il silenzio delle stelle”, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Il 6 gennaio 2014 si esibisce davanti a papa Francesco in occasione del concerto dell’Epifania. Compone la colonna sonora per il film in Dvd “La mia idea di arte” tratto dal libro scritto dal pontefice. I partecipanti sono invitati a portare, quasi fosse una sorta di biglietto d’ingresso, un pacco di pasta o un alimento a lunga conservazione. Al termine della mostra i viveri raccolti saranno donati in beneficenza attraverso la Caritas diocesana come gesto di condivisione e fraternità.

Musica per l’anima: intervista a Giueppina Torre

Giuseppina Torre, dopo tanti concerti in giro per il mondo arriva anche a Faenza. Come si è concretizzata questa occasione?

Il concerto è stato possibile grazie all’interessamento del Mei e alla collaborazione con Giulio Donati, il direttore de Il Piccolo. Sono felice che si sia venuto a creare questo contesto davvero affascinante: da un lato la musica del Mei e dall’altra la location del concerto, dove è in svolgimento la mostra “Il profumo del pane”. Il pane è il simbolo per eccellenza di nutrimento per l’uomo, ma un uomo ha bisogno anche di un nutrimento per l’anima, che può arrivare grazie alla preghiera e all’arte. Per questo considero anche la musica una forma di nutrimento assolutamente necessaria all’uomo.

Da questa sua idea di arte nascono anche le sue composizioni per il docufilm sul Papa?

Sì, è stato il primo Pontefice che ha dedicato un suo libro all’arte, intesa come strumento di evangelizzazione e di collante tra uomo e Dio. È anche in quest’ottica che voglio vivere il concerto di sabato: un momento di arte, di quella capace di nutrire l’anima e avvicinare al Signore.

Come nasce l’amore per la musica?

La passione per la musica è nata in me sin da piccola, è dall’età di quattro anni che studio pianoforte. C’è stato un vero e proprio colpo di fulmine: mio zio mi regalò un piccolo pianoforte-giocattolo che da allora divenne l’unico giocattolo a cui dedicavo le mie attenzioni assieme a una radio. Da lì è nata questa passione e considero oggi i tasti del pianoforte un mio prolungamento fisico.

Cosa cerca di esprimere con la sua musica?

Con la musica cerco di esprimere le mie emozioni, facendo fare agli ascolatori un viaggio nel labirinto nel cuore. La vita quotidiana è frenetica, non ci soffermiamo mai sulle emozioni, siamo sempre intenti a seguire scadenze e orari in un turbinio quotidiano fatto di regole da rispettare. Con la musica, cerco di dare spazio a questi sentimenti che la velocità del quotidiano ci costringe a trascurare.

Cosa ha in mente per il futuro?

Mi auguro di continuare a vivere per la musica e con la musica, anche se i tempi non sono semplici per fare questo, in particolare in Italia. Cerco sempre di migliorare e aprirmi nuove orizzonti.

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