Giuliano Ortelli è il Faentino lontano 2019

E’ un Cavaliere della Repubblica per meriti acquisiti sul lavoro il Faentino lontano 2019. La Giunta comunale, preso atto delle valutazioni del Comitato del Faentino lontano in merito alle candidature presentate, ha assegnato le onorificenze del Faentino lontano e del Faentino sotto la Torre per l’anno 2019. Il prestigioso riconoscimento di Faentino lontano è andato a Giuliano Ortelli, mentre il Faentino sotto la Torre è Cesare Donati. Il riconoscimento di Faentino lontano è stato assegnato a Ortelli, come si legge nella motivazione del premio “per la brillante e lunga carriera nel corso della quale Ortelli ha visitato nel mondo più di cinquanta stabilimenti, tra Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna, Germania, Francia, Svezia, Spagna e Portogallo, di produzioni vernici, pitture/resine, intrattenendo sempre intense relazioni e interscambi industriali”. La cerimonia di premiazione domenica 23 giugno 2019 al teatro Masini.

La laurea in Chimica e l’ingresso nel mondo del lavoro

Giuliano Ortelli è nato a Faenza il 16 febbraio del 1933 e attualmente vive a Bollate (Milano). Ha frequentato le scuole elementari a Reda durante la guerra, le scuole medie e i primi tre anni di liceo scientifico presso i Salesiani di Faenza, mentre gli ultimi due anni nel liceo scientifico di via Cavour. Nel marzo del 1960 consegue la laurea in Chimica presso l’Università di Bologna e dopo 15 giorni supera l’esame di Stato. Da studente universitario, per cinque campagne, lavora allo Zuccherificio Eridania di Granarolo Faentino. Nel marzo del 1960 viene assunto alla Montedison di Avigliana (Torino), in addestramento per il nuovo stabilimento, in costruzione, di vernici e pitture Duco di Codogno (Milano). Dal 1961 a Codogno riveste il ruolo di responsabile collaudi e, dal 1966, quello di responsabile di produzione.

Una lunga carriera che l’ha portato a Milano

Dimessosi nel giugno del 1968, Ortelli passa alla società Max Meyer Vernici di Milano, in qualità di dirigente responsabile dello stabilimento. L’attività della Max Meyer era cinque volte superiore a quella Duco: oltre alla linea “casa”, l’azienda milanese traeva buone percentuali di fatturato anche dall’industria, dall’ambito delle riparazioni di carrozzerie e nel settore legno. Negli anni 1973-‘74 segue la ristrutturazione di un piccolo colorificio a Casavatore (Napoli), che successivamente diventerà lo stabilimento specializzato per le idropitture. Nel 1974, dopo le dimissioni, Ortelli torna nuovamente a Codogno, in Montedison, come direttore tecnico. Nel 1982 la famiglia Varasi (Max Meyer) acquista da Montedison la Duco e la società Veneziani di Trieste, specializzata in vernici marine. Nasce così la Max Meyer Duco e Ortelli assume la responsabilità di tutti gli stabilimenti (Milano, Codogno Casavatore), seguendone nel tempo le evoluzioni e le specializzazioni.

Nel 1985 Ortelli lascia la responsabilità degli stabilimenti e assume quella della logistica, con l’obiettivo di migliorare il servizio e ridurre i costi. Si tratta di rivoluzionare lo stato dell’essere delle due società, con la chiusura di ben 38 depositi sui 41 esistenti. Un obiettivo difficile e faticoso, per via della resistenza dei responsabili commerciali e dei clienti, ma che viene portato a termine in soli diciotto mesi. Dal 1987 al 1990 Ortelli assume la responsabilità di capo divisione per i prodotti di protezione industriale nello stabilimento “Veneziani” di Trieste e poi dell’intera fabbrica. Allo stesso tempo viene nominato membro del consiglio di amministrazione della società Veneziani. La carriera di Ortelli prosegue con numerosi altri incarichi dirigenziali fino al pensionamento, nel marzo del 1994.

Ma non è per lui ancora tempo di riposare. Apre, infatti, una partita Iva e svolge l’attività di consulente, proseguita fino a dicembre del 2015. Il 2 giugno 1982 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini conferisce a Giuliano Ortelli il titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti acquisiti sul lavoro.

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