Giovani consiglieri, Nicolò Benedetti: “Penso sia il momento di dare una svolta turistica al Niballo”
In tanti erano candidati (40) e in cinque sono stati eletti: proseguono le nostre interviste ai giovani consiglieri comunali che il 15 ottobre 2020 faranno, per la loro prima volta, il loro ingresso nella sala Enrico De Giovanni. In questa intervista ascoltiamo le parole di Nicolò Benedetti, 22 anni, molto conosciuto in ambito rionale essendo campione italiano uscente di bandiera.
Intervista a Nicolò Benedetti
Come è nata la passione per la politica attiva e cosa ti ha convinto a candidarti consigliere comunale?
Sono sempre stato interessato alla politica e già da qualche tempo mi informavo sulla politica locale, poi questa estate mi è stato proposto di candidarmi. L’ho vista come un’opportunità per poter finalmente dare il mio contributo per la nostra città. L’interesse per la politica penso sia nato anche grazie ai miei studi in Giurisprudenza.
Qual è l’episodio più bello, a livello personale, che hai vissuto in questa campagna elettorale?
Sicuramente è stato quello al Mens sana dove, con Massimo Isola, ho lanciato la mia candidatura. C’erano molte più persone del previsto e questo mi ha reso veramente felice.
te in cosa, concretamente, Faenza deve puntare per fare questo salto di qualità?
Penso che i risultati di queste elezioni abbiano dimostrato cosa si intenda per un nuovo inizio. Tra le fila del Pd, per esempio, sono stati eletti ragazzi giovanissimi. Credo che il vero salto di qualità si farà se saremo in grado di fare tesoro di questi giovani e formarli per farli diventare gli amministratori del domani. Un nuovo inizio, con persone d’esperienza, affiancate da noi giovani che cercheremo di dare il nostro contributo e allo stesso tempo impareremo, con l’entusiasmo che ci contraddistingue.
Spesso la parola “giovane”, in particolare in politica, viene utilizzata in un’accezione esclusivamente positiva. A prescindere dalla persona, si ritiene che una persona giovane non possa che fare bene all’interno del consiglio comunale; cosa pensi al riguardo? Cosa portano di diverso i giovani in politica?
A mio avviso occorre attenzione su questo aspetto, in quanto un giovane è spesso anche inesperto. Ci faremo le ossa, imparando dai “più grandi”. I vantaggi della nostra presenza in consiglio penso possano essere molteplici, come per esempio una visone diversa, nuova, della città. Inoltre penso sia fondamentale avvicinare i nostri coetanei all’amministrazione, così da renderli partecipi e informati sulla vita politica della città.
Di cosa avrebbe bisogno il mondo rionale, e il Niballo in generale, per crescere e svilupparsi in futuro? Inoltre, ritieni che una forte virata in senso turistico possa snaturare la manifestazione?
Ritengo di fondamentale importanza, per il mondo del Palio, la presenza di amministratori in un certo senso appassionati, che abbiano a cuore la causa e conoscano l’ambiente. Viceversa è importante che siano anche i Rioni, che per primi consapevoli del loro vero valore, dimostrino di non essere “solo” una corsa di cavalli. Credo che sia davvero il momento di una svolta in senso turistico, della quale beneficerà l’intera città. Dal mio punto di visata questo sarà possibile senza snaturare la manifestazione, seppur qualche modifica sarà necessaria. Non dobbiamo avere paura di cambiare qualcosa, guardare al futuro della manifestazione non significa abbandonare le nostre radici.
Fra cinque anni come ti immagini (e come immagini Faenza) al termine del tuo percorso in consiglio comunale?
Sicuramente spero di uscirne forte di un’esperienza molto formativa, che sicuramente mi riserverà difficoltà, ma spero anche soddisfazioni. Faenza sarà una città all’avanguardia, al passo con i tempi e che saprà confrontarsi con realtà più grandi. Una città alla portata di tutti. Non vedo l’ora di poter iniziare a dare il mio contributo.