Furto in piscina a Faenza: rubati un computer e 200 euro. Apportati danni alla struttura
In questo periodo molte attività sono ferme, ma purtroppo non si sono fermati i furti e le effrazioni. Domenica 7 marzo, attorno alla mezzanotte si è verificato un furto nell’ufficio della nuova Co.G.I. sport, alla piscina di Faenza, nonostante la struttura sia chiusa da tempo in ottemperanza alle misure anti contagio. La refurtiva non è ancora stata ritrovata. Si tratta di un computer e circa duecento euro in monete. Molti i danni procurati.
La refurtiva: un computer e un paio di centinaia di euro in monete
I ladri hanno prelevato un paio di cassettine contenenti monete per un valore, al momento presunto, di un paio di centinaia di euro, e un vecchio computer Apple con schermo da 21 pollici e mezzo e, colti dall’allarme, sono scappati.
Il valore del computer, di proprietà del presidente della Nuova Co.G.I. Sport, Roberto Carboni, dovrebbe attestarsi sui cento euro, ma conteneva i dati dell’ultimo anno della sua attività personale di gestione del centro, ed è tracciabile a ogni accensione. Il proprietario invita perciò chi dovesse ritrovarlo a restituirlo, dietro ricompensa. Intanto è stata presentata ai Carabinieri la denuncia di furto verso ignoti.
Danni da circa un migliaio di euro
Ammontano a circa un migliaio di euro i danni portati dai ladri alla struttura. I malviventi, che non sono comunque riusciti a evitare del tutto le telecamere di videosorveglianza, si sono fatti strada passando dal Parco Bucci, hanno praticato un’apertura nella rete di recinzione e passando per il campetto di calcio retrostante la piscina, sono arrivati all’ingresso di servizio posteriore tagliando il lucchetto di un cancello. Per entrare nell’edificio principale hanno dunque spaccato una serratura di sicurezza e hanno raggiunto la vicina porta dell’ufficio, sfondandola. A quel punto era già scattato il sistema d’allarme collegato con la centrale operativa dell’istituto di vigilanza privata “Civis Augustus” che in pochi minuti ha inviato alcuni operatori sul posto.
La porta dell’ufficio con la serratura spaccata