Lettera aperta del FSI Ravenna al Governo: “Quale strategia energetica per l’Italia?”
Egregio Direttore
la storia ravennate, evidenzia l’importanza strategica ed economica del territorio e della città sin dai tempi dei romani, la città bizantina venne scelta come porto sicuro per la flotta militare, divenne inoltre un’importante crocevia per i rapporti commerciali verso oriente. Nei secoli il prestigio di Ravenna non venne mai meno, qui trovò conforto il sommo poeta, fu contesa tra Stato Pontificio e Regno di Sardegna, scrittori le dedicarono poesie. Arrivando ai giorni nostri, la città fu insignita della medaglia d’oro al valor militare per la guerra di liberazione, ma non solo, grazie alla nascente economia italiana, e la visione lungimirante di Enrico Mattei Ravenna divenne un importante polo petrolchimico, divenne inoltre un punto di riferimento per le estrazioni di gas naturale in Adriatico, sviluppando competenze e maestranze di grande valore internazionale.
Ravenna è un punto di riferimento per le estrazioni di gas naturale
Grazie alla visione dell’onorevole Mattei, si creò un ente statale al servizio dell’Italia, questa spinta verso un’energia nazionale, lontano dalla supremazia straniera, spinse l’Italia e il territorio ravennate a crescere in termini economici, sociali e culturali. Sono ormai anni che questa tendenza è solo un ricordo del glorioso passato italiano, politiche liberiste, disinformazione e disinteresse nazionale, ci hanno catapultato in una spirale di povertà, dove il libero mercato impone una concorrenza solo tra i lavoratori, e la supremazia nazionale è legata all’importazione di materie prime. In tema energetico, sono anni ormai che il settore soffre mancanza di investimenti, l’opinione pubblica plagiata dalla politica in campagna elettorale vede gli idrocarburi nostrani come un male da debellare, prende sempre più vigore la sindrome Nimby, che non cambia l’inquinamento ma solo lo sposta, impoverendo sempre di più il bel paese.
Fronte Sovranista Italiano Ravenna: le critiche al “blocca trivelle”
Forte di questa ideologia il Governo in carica ha deciso di dare il colpo di grazia al settore oil&gas nazionale con un blocco del settore senza precedenti; rifiutandosi di dare spiegazioni, rifiutandosi di discutere con le associazioni di categoria, rifiutandosi di incontrare i lavoratori considerati “marginali” e sacrificabili per una manciata di voti. Troviamo inaccettabile il comportamento dell’Esecutivo, che mira a colpire uomini e donne che ogni giorno lavorano con rispetto contribuendo al benessere del paese. Come forza politica territoriale, chiediamo al Governo di aprire un tavolo di discussione, affinché il Ministro dello Sviluppo economico chiarisca quale beneficio nazionale comporti l’approvazione del “blocca trivelle”, e chiarisca come “tutelare” tutte quelle persone che con questa scelta scellerata, perderanno il lavoro.
“Quale strategia energetica per l’Italia?”
Da cittadini Italiani invece invitiamo il Governo a spiegare quale strategia energetica voglia intraprendere per l’Italia, da cittadini italiani, chiediamo l’abrogazione del “blocca trivelle”, e invitiamo i Ministri competenti a proseguire per la strada tracciata da Mattei, valorizzando e sfruttando le riserve nazionali lavorando davvero per l’Italia. Inoltre chiediamo che queste riserve siano sfruttate da un ente italiano pubblico, affinché si ritorni a lavorare per i cittadini, garantendo a tutte le persone prezzi più leggeri e maggiore equità. Come forza politica ci batteremo sempre per l’Italia e per abbattere le differenze sociali, ci batteremo perché prevalga l’uomo e non l’interesse economico. Lo faremo come seguiamo i nostri ideali, con sincerità, fedeltà, e fermezza.
Fronte Sovranista Italiano Ravenna