#FaentiniNelMondo, il racconto dell’emergenza Covid 19 in Florida: “È arrivato lo ‘stay at home'”

Non solo Europa: come stanno affrontando i Paesi del mondo l’emergenza Coronavirus? Il ‘modello italiano’ indicato ai cittadini – si pensi alle autocertificazioni o al divieto di passeggiate – è veramente preso ad esempio nello scenario internazionale? Per approfondire questo tema, abbiamo contattato alcuni faentini nel mondo per sapere come stanno vivendo queste settimane di emergenza sanitaria e per capire come i rispettivi Paesi stanno affrontando l’emergenza Covid 19. È bene precisare che le situazioni dei differenti Paesi  non sono in realtà davvero paragonabili, essendo molto diversi i sistemi sanitari, la giurisdizione, la demografia, i numeri del contagio; tuttavia può essere utile capire similarità o differenze. Dopo Susanna Banfi, studentessa a Vienna, Federico Patuelli, studente in Belgio, Pietro Savorani, studente in Svezia, abbiamo contattato giovedì 2 aprile Adriana Andalò e suo figlio Gianluca, residenti da diversi anni in Florida, negli Stati Uniti.

Intervista ad Adriana Andalò: la situazione Coronavirus in Florida

Raccontaci un po’ di te: in quale Paese all’estero ti trovi e di cosa ti occupi?

Mi trovo negli Stati Uniti e più esattamente nel Sud della Florida, a Fort Lauderdale, a una cinquantina di chilometri a nord di Miami. Dopo aver trascorso un’intera vita tra i banchi di scuola (e, come hobby, sulle tavole dei palcoscenici romagnoli), una volta andata in pensione e con la nascita del mio primo nipotino, ho deciso di raggiungere uno dei miei figli che aveva deciso, dal 2009, di vivere in questa parte del mondo realizzando il suo sogno americano e fondando, 4 anni dopo, Azura Florida Aquatics, la sua squadra di nuoto. Alla luce di quanto scritto sopra… di cosa mi occupo? Faccio la nonna felice dei miei due splendidi nipotini a cui cerco di tramandare, oltre alla lingua italiana, la nostra storia, l’italianità che è la metà delle loro radici.

Al di là di quello che leggiamo in Italia, come sta rispondendo il Paese in cui vivi all’emergenza Coronavirus?

Qui in Florida e negli Stati Uniti in generale, siamo indietro, rispetto all’Italia, di almeno due settimane. Quando sono arrivate le prime notizie dall’Italia la cosa è stata sottovalutata. Sono stati annullati i primi voli da e per la Cina e da e per l’Italia. A fine febbraio, inizio marzo gli Italiani erano considerati un po’ gli “untori”. I tamponi effettuati erano pochi e con alti costi. Poi ultimamente le cose sono cambiate… È pur vero che ancora oggi il Presidente sta resistendo alle richieste di emettere un ordine nazionale di “stay at home” per arginare la diffusione del Covid-19, nonostante le proiezioni della sua amministrazione secondo cui decine di migliaia di americani potrebbero essere uccisi dalla malattia. Trump ha in pratica delegato i governatori dei vari Stati nel prendere le decisioni circa il restare a casa.

Anche in Florida chiuse scuole, bar e ristoranti

Nello specifico in Florida cosa si è deciso?

Per quel che riguarda il Governatore della Florida non aveva preso ferme decisioni fino a ieri sera (mercoledì 1° aprile, ndr) quando finalmente, dopo varie pressioni, ha emanato l’ordine “stay at home” per tutto lo stato. Fino a questo momento aveva delegato a sua volta i sindaci di Contea ed i sindaci delle città. A metà marzo i primi a chiedere il distanziamento sociale e la chiusura delle spiagge sono stati i sindaci di Fort Lauderdale e di Miami Beach, ma, essendo quelle giornate concomitanti con le vacanze di primavera, nelle altre spiagge del sud della Florida si sono comunque riversati centinaia di migliaia di turisti.
Finalmente, con l’aumentare dei casi, le Contee di Broward e di Miami-Dade, seguiti dai sindaci di varie città, hanno deciso di emanare ordini più restrittivi, chiudendo appunto scuole (6 studenti di una scuola della nostra Contea di Broward, di ritorno dall’Irlanda, sono risultati positivi al Coronavirus), parchi, impianti sportivi, spiagge, bar, ristoranti e tutte le attività non necessarie. Il 28 marzo sui telefoni è arrivato un messaggio di allerta: “Stay home if 65+ or have medical conditions. All follow social distancing.”  Fino appunto all’ordine di ieri sera del Governatore della Florida.

Nei supermercati, fasce orarie riservate agli over 65

Come è cambiata concretamente la tua vita in questi giorni? Cosa puoi ancora fare e cosa non puoi più fare? Che indicazioni hai avuto dalle autorità?

Io, mio figlio, e la sua famiglia, in realtà, seguendo le notizie che arrivavano dall’Italia, abbiamo deciso di seguire appunto le linee guida italiane chiudendoci in casa già fin dal 12 marzo. Il giorno prima ho fatto scorta di cibo (mascherine non si trovavano già da giorni, per fortuna ne avevo alcune in casa) ed ho cominciato la mia “quarantena”. Come credo ogni nonna italiana vedo i miei nipotini via video, ma ogni tanto i miei familiari vengono a trovarmi… io esco di casa con guanti e mascherina e parlo coi miei nipotini a distanza, loro chiusi in macchina ed io fuori. Faccio piccoli giretti con i miei cagnolini vicino a casa, per il resto non esco mai, anche se la maggior parte dei supermercati riservano delle ore per gli over 65. Ad esempio il supermercato dove mi reco di solito che ha anche la farmacia all’interno, oltre ad avere ridotto l’orario di apertura, ha riservato l’ingresso esclusivamente agli over 65 dalle 7 alle 8 del martedì e mercoledì (quando il supermercato è ancora pulito e disinfettato). Ma io resto a casa… un collaboratore di mio figlio ogni tanto fa la spesa per tutti e mi rifornisce principalmente di verdura e frutta fresca. Nel frattempo tutti i canadesi (tantissimi miei vicini di casa) che, in massa, vengono a svernare qui sono “fuggiti” nel loro paese.

“In Florida niente autocertificazione, ora si fanno più tamponi”

Esiste nel tuo Paese l’autocertificazione che ogni cittadino deve avere in ogni suo spostamento? Sono vietate qualsiasi tipo di attività all’aperto? Sai quali sono, in generale, le sanzioni principali?

Per il momento non esiste autocertificazione. Sulla carta sono vietate attività all’aperto, ma in realtà sono consentite col distanziamento sociale di 6 piedi. Ad esempio il campo di golf adiacente a casa mia, chiuso per coronavirus, è in realtà sempre pieno di gente che corre, famiglie con bambini che passeggiano e persone che portano a spasso i loro cani. Tutti “rigorosamente” senza mascherina! (d’altra parte non si trovano)

Come sta fronteggiando l’emergenza il sistema sanitario del tuo Paese? Sono già emerse forti criticità?

Adesso si fanno più tamponi, ma solo se in presenza di sintomi, e le autorità hanno aperto vari punti in cui vengono fatti, tramite prenotazione, “Drive-Thru Testing”. Leggo di criticità in diversi ospedali del Sud della Florida.

A livello economico, come si sta muovendo il Paese in cui vivi? In che modo cerca di fronteggiare la crisi?

Il governo ha stanziato molti sussidi per i cittadini, per le piccole e grandi imprese e per le associazioni non a scopo di lucro, con supporti economici importanti. Inoltre mutui e pagamenti sono stati “pausati” (forbearance in inglese, non saprei in italiano), e saranno aggiunti alla fine. In pratica,  se i pagamenti della macchina o della casa dovevano finire a maggio 2030 sono stati spostati ad agosto 2030, senza penalità o extra interessi. Molti servizi stanno dando 60 giorni di proroghe senza penalità a chi non riesce a pagare, come internet e tv.

Cosa affermano i media del tuo Paese sulla situazione italiana?

Riporto una parte di un articolo di Wsvn 7 news pubblicato oggi:  “Even while deferring to governors, the Trump administration has issued guidelines that have urged Americans to work from home if possible, cancel on-site instruction at schools and avoid large gatherings. The resistance to a more robust response comes even as Vice President Mike Pence said White House models for the coronavirus toll show the country on a trajectory akin to hard-hit Italy. Speaking to CNN, Pence said, “We think Italy may be the most comparable area to the United States at this point.” Italy, which has already recorded more than 13,000 deaths, has issued a nationwide quarantine, shutting down almost all industrial production and offices and largely prohibiting residents from leaving their homes. The U.S. has recorded more than 5,000 deaths, according to figures compiled by Johns Hopkins University.”

Virtual training, come la squadra di nuoto sta rispondendo all’emergenza Covid 19

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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