Presentata in occasione del 25 aprile una figurina in edizione limitata dedicata al calciatore Bruno Neri

Il 13 settembre del 1931 si giocò la partita inaugurale dello stadio comunale di Firenze, oggi Artemio Franchi. Tutti i calciatori della nazionale italiana furono chiamati a compiere il saluto fascista. Uno solo si rifiutò: Bruno Neri. Il campione e partigiano faentino a cui è dedicato lo stadio della nostra città, quest’anno è ricordato in modo particolare in occasione del 76esimo anniversario della Liberazione con una figurina a lui dedicata realizzata dall’associazione Figurine Forever in edizione limitata e acquistabile al prezzo di 5 euro presso l’edicola di Vito Ammirabile, in piazza della Libertà. Il ricavato sarà devoluto ad adozioni a distanza in Madagascar. L’iniziativa è stata presentata con l’approvazione dell’amministrazione comunale in occasione delle celebrazioni del prossimo 25 aprile.

Un’iniziativa dedicata a Italina Tozzi, ultima testimone di Ca’ di Malanca. Il devoluto in beneficenza

L’iniziativa, che vede come sostenitore l’ideatore e organizzatore del Mei, Giordano Sangiorgi, sarà presentata ufficialmente il 25 aprile a Monte Sole con un evento in diretta facebook sulla pagina del Mei. Dedicata alla madre di Sangiorgi, Italina Tozzi, ultima testimone della strage di Ca’ di Malanca, recentemente scomparsa, l’edizione della figurina di Bruno Neri è occasione non solo per fare memoria e rendere un tributo al calciatore e partigiano faentino, ma anche per sostenere il progetto di adozioni a distanza in Madagascar che porta avanti l’associazione di collezionisti Figurine Forever che si occupa di edizioni di figurine di personaggi del mondo della musica, del fumetto e dello sport.

Un modo diverso di ricordare e un esempio per le nuove generazioni

“Quella di Bruno Neri è una figura a cui i faentini sono molto legati e la sua storia costituisce un esempio per i più giovani“, così Niccolò Bosi, presidente del Consiglio comunale ha espresso soddisfazione per l’iniziativa. Un modo diverso per fare memoria e riflettere coinvolgendo le nuove generazioni quindi, come ha sottolineato il sindaco Massimo Isola, che esce dai canoni classici del ricordo ponendo l’attenzione sul fatto che i protagonisti della Resistenza sono stati i semplici cittadini.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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