Torna a Faenza la Fiera del Baratto: ambiente e sostenibilità protagoniste a parco Tassinari
Donare quello che per sé non ha più valore, ma che potrebbe averlo per altri: è questo lo spirito che da sempre caratterizza la Fiera del Baratto e del Riuso di Faenza, che si svolgerà come da tradizione, al parco Tassinari di via Cavour a Faenza giovedì 13 giugno 2019 dalle ore 16 alle 20 (in caso di pioggia si svolgerà all’interno del rione Verde, sempre in via Cavour).
Ogni oggetto portato alla Fiera del Baratto vale un gettone
Quello che per te non ha più valore non vuol dire che non lo abbia per altri, quindi perché buttarlo via?! Porta vestiti, libri, oggetti, giochi che per te non hanno più valore ma che sono ancora in buono stato alla Fiera del Baratto e del Riuso e tramite il mezzo dello scambio ne potrai prendere altrettanti. Come funziona? Ogni oggetto portato vale un gettone, con un gettone si è liberi di prendere un oggetto a piacimento. Se non si ha oggetti da portare, anche il tempo ha un valore e si può barattare prestando servizio come volontario. La Fiera del Baratto è un posto adatto a tutte le età, i più piccoli potranno partecipare ai vari laboratori sul riciclo e sul riuso. Inoltre, anche loro possono barattare il loro tempo ed essere parte attiva della giornata. Durante la giornata verranno anche premiate le classi vincitrici del concorso “Scuola Riciclona”. Il tutto sarà accompagnato da Live Music e dai banchetti delle varie associazioni che hanno deciso di aderire. L’evento è a cura della Caritas diocesana, ass. Farsi Prossimo, con il contributo de La Bcc e coop. Ceff.
Il Dibattito sul Riuso, ospite don Marco Ricci
Alle 18.30 avrà poi inizio il Dibattito sul Riuso, dove interverranno: don Marco Ricci, parroco di Ercolano (NA) e premio “Ambientalista 2017”; Zeno Gobetti di Second Life, Centro di Riuso del Comune di Bologna; Associazioni di volontariato e l’Amministrazione Comunale di Faenza, sugli impegni concreti per moltiplicare la possibilità di recupero di beni riutilizzabili, ridurre i rifiuti, nella prospettiva di un “centro del riuso”, nel territorio della Romagna Faentina.