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Ambiente, infrastrutture, cultura: 8 candidati a confronto per le Regionali al cinema Sarti

Come conciliare ambiente e sviluppo economico; individuare le infrastrutture prioritarie per il territorio emiliano-romagnolo; cultura e turismo: sono questi i temi principali affrontati al cinema Sarti di Faenza durante l’incontro promosso dall’associazione Faenza nel cuore che ha visto la partecipazione di otto candidati locali alle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna che si svolgeranno domenica 26 gennaio 2020. All’evento, moderato da Michele Donati, hanno partecipato Roberto Gentilini (Potere al Popolo), Vincenzo Lega (Borgonzoni presidente), Linda Maggiori (Europa Verde), Edward Necki (ER Coraggiosa), Luca Ortolani (ER Coraggiosa), Domizio Piroddi (Bonaccini presidente), Manuela Rontini (Pd), Fabio Servidei (Movimento 3V).

La presentazione dei candidati

«A Faenza sono molto conosciuto come responsabile dell’Osservatorio meteorologico – si presenta Roberto Gentilini – Mi sono avvicinato a Potere al Popolo negli ultimi tempi e mi sono appassionato al percorso di questo partito. Penso possa portare un’idea nuova che possa garantire un importante sviluppo regionale».
«Faccio parte della lista civica Rinnovare Faenza – ha affermato Vincenzo Lega – che ha aderito alla lista civica Borgonzoni. Questa scelta è stata fatta perché ho sempre ritenuto che l’alternanza politica sia il fondamento della vera democrazia e voglio portare la mia esperienza professionale al servizio della Regione».
«Sono scrittrice, blogger, madre e ambientalista convinta – afferma Linda Maggiori – questa è la mia prima esperienza in un partito pur avendo sempre fatto attivismo su vari temi. La nostra lista sostiene Bonaccini, anche se saremo critici e di pungolo su tutta una serie di aspetti: vogliamo essere argini per una vera svolta verde sull’emergenza climatica».
«Sono capogruppo dell’Altra Faenza dove da tempo stiamo portando avanti un progetto sinistra plurale – spiega Edward Necki – E ho dato la mia adesione a ER Coraggiosa proprio per portare avanti questa idea. Come sinistra, non è più ora di fare testimonianza ma di fare delle scelte decise. Pur con una visione critica e da stimolo su Bonaccini, appoggiamo la sua rielezione».
Di ER Coraggiosa fa parte anche Luca Ortolani: «Oggi ci vuole coraggio per affrontare le sfide fondamentali del territorio – ha spiegato – due sono i temi essenziali su cui dobbiamo dare risposte: l’emergenza climatica e la crescente disuguaglianze sociale, dando ai cittadini risposte concrete».
«Attraverso il progetto della lista civica Bonaccini presidente – ha dichiarato Domizio Piroddi – voglio in particolar modo rappresentare le istanze della Romagna. Ritengo che negli ultimi cinque anni la Regione sia stata guidata attraverso un buon operato e, nella crisi generale, l’Emilia-Romagna spicca come Regione benchmark e per questo sosteniamo una continuità».
«Negli scorsi cinque anni – prosegue Manuela Rontini – ho avuto l’onore di rappresentare la nostra comunità nell’assemblea legislativa. Mi ricandido a sostegno di Stefano Bonaccini perché vogliamo che la Regione continui a rimanere una terra di opportunità, in cui tutte le persone abbiano possibilità di tagliare il traguardo. Rivendico con orgoglio di essere sempre stata presente nelle 267 sedute nelle istituzioni: per cambiarle bisogna esserci».
«Noi abbiamo un’esigenza precisa – ha concluso il lughese Fabio Servidei – siamo lavoratori e imprenditori che hanno deciso di sacrificare parte della loro vita per difendere la salute di tutti, in primis quella dei bambini. Siamo attenti a tutto ciò che danneggia la salute».

Successivamente alle presentazioni sono state affrontate le tre domande principali del dibattito. Se la domanda su ambiente e sviluppo economico, pur nelle differenti soluzioni, ha trovato tutti i candidati concordi sull’importanza di portare avanti  questi due aspetti in maniera sinergica e non divisiva, la domanda sulle infrastrutture ha evidenziato molteplici diversità di vedute; come nel caso dell’ipotesi di costruzione della tangenziale Nord di Faenza che ha visto favorevoli e contrari. Necessità di fare rete per promuovere il turismo romagnolo, sviluppare progetti di outdoor education, istituzione di un Museo della velocità che valorizzi la presenza di Toro Rosso e Team Gresini, puntare sul Neoclassico faentino: queste alcune delle proposte emerse sulla domanda legata a cultura e turismo.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

One thought on “Ambiente, infrastrutture, cultura: 8 candidati a confronto per le Regionali al cinema Sarti

  • 11 Gennaio 2020 in 9:29
    Permalink

    Spiace constatare che non è stata invitata “L’altra Emilia Romagna”, l’unica lista alternativa presente in tutta la regione. Come mai questo ocuramento?

    Risposta

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