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Faenza Calcio, a un mese dallo stop coronavirus, sensazioni e pareri di dirigenti e staff

Il gioco del calcio è l’unico sport di squadra a non essersi ancora arreso di fronte all’emergenza Covid -19, pensando a una ripartenza che viene sempre spostata in là nel tempo. E’ forte il rischio che questa stagione resti un’opera incompiuta. La scomparsa dello sport è una delle conseguenze di questo momento così incredibile e duro della nostra esistenza. La pandemia da Covid-19 ha reso concreta una eventualità che sembrava quasi inimmaginabile: l’interruzione dello sport tutto, dalla base all’élite. La speranza di tutti è che il motore della nostra vita associativa, fondamentale come pratica e per l’aspetto della socialità, possa riaccendersi. Anche per il Faenza calcio è passato più di un mese dal blocco degli allenamenti, il 10 marzo, dopo che già le due domeniche precedenti non si era potuto giocare. Un momento di incertezza, di dubbi, un tempo sospeso che pone interrogativi.

Il presidente Andrea Missiroli: “Dobbiamo immaginare scenari di ripartenza”

«Fermarsi è stata una decisione sofferta, ma necessaria e presa nei tempi giusti oltre un mese fa – dice il presidente del Faenza Calcio, Gian Andrea Missiroli – E’ una fase che mai avremmo immaginato, di sofferenza profonda, che ci impone di riflettere e ci fa però comprendere il valore della vita e le priorità, riscoprendo cose che sembravano scontate. Mai come in questo momento si può apprezzare ciò che rappresenta lo sport, per chi lo pratica come atleta e chi lo segue come dirigente. Ritornerà: prima o poi si ricomincerà a giocare e a correre, ma non sarà la stessa cosa. Non sarà come schiacciare un bottone e riprendere come prima. Al mondo dello sport serve pensare, ora per il futuro, a come vorrà essere, studiare come uscire, immaginare scenari di ripartenza. Con la crisi economica complicata e impattante che si manifesterà, è ipotizzabile un ridimensionamento generale. Questo tremendo shock può però favorire un cambio di paradigma. Quando saremo in grado di ricominciare, con tutte le misure di massima sicurezza, sarà davvero un nuovo inizio per tutti».

Il ds Nicola Cavina: “Navighiamo a vista”

Il direttore sportivo del Faenza calcio e allenatore della Under 19 e Under 17, Nicola Cavina racconta come vive questa situazione inedita e difficile. «Tutti i ragazzi stanno bene, seguono a casa il programma delle attività aggiornato settimanalmente. Ovviamente navighiamo a vista un po’ come tutti in questo momento. Per il settore giovanile è praticamente già finita l’attività, mentre per la Prima Squadra una piccola speranza di riprendere ci potrebbe ancora essere anche se credo che, per come è ora la situazione, più passa tempo meno sia facile tornare a giocare. Se ci fossero le condizioni, dopo adeguato periodo per la ripresa e la preparazione, noi saremmo per riprendere e concludere quanto fatto in questi mesi, provando a tornare in Eccellenza. Se venisse congelato qui il campionato, ripartire da capo sarebbe un peccato, ma ci faremo trovare pronti come sempre».

Il mister Alessandro Moregola: “Ci teniamo pronti”

L’allenatore Alessandro Moregola, al primo anno sulla panchina della Prima Squadra biancoazzurra dopo l’esperienza di due anni nel settore giovanile esprime la sua amarezza per il momento. «Non si sa se ci sarà una ripartenza, e c’è tristezza dopo sette mesi di lavoro e sacrifici che rischiano di sfumare, senza una prospettiva visto che ad oggi non ci sono condizioni per andare avanti. La salute viene prima di tutto – ribadisce il mister – ma lo sport è una componente forte della vita sociale e civile. In questo momento ce ne accorgiamo e ne capiamo ancora di più l’importanza. Non è facile allenare il gruppo a distanza, ma ci siamo organizzati con il mio staff e ci teniamo pronti per una eventuale ripartenza nell’arco di un paio di settimane. Tutti i giocatori sono in buona forma e si allenano da casa seguendo un programma ad hoc del preparatore atletico Francesco Di Nunzio mentre i portieri sono seguiti dal tecnico Edmondo Santarelli»

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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