Faenza descritta in un dizionario geografico di 150 anni fa
“E’ divisa da quattro vie principali che mettono alla piazza ornata portici, dal nuovo teatro, dalla fontana e dal duomo. Sono notevoli fra le pubbliche istituz. il manicomio e gli orfanatrofi, il liceo e la scuola di pittura. La città è celebre per la fabbricazione delle maioliche, che ebbero dai Francesi il nome di faenze (faience)”. Con queste parole veniva descritta Faenza 150 anni fa in un Dizionario Geografico a cura di Gaetano Branca (che fu professore presso il collegio militare di Milano) a pochi anni dall’Unità d’Italia, nel 1865. E non è l’unica testimonianza della città manfreda che ci arriva in questi giorni. Una trentina d’anni dopo viene descritta come una città di circa 38mila abitanti, “bella e regolare”, dalla “terra fertilissima in grani, lino ed uva” e “cave di ottima argilla”: queste le parole utilizzate da un dizionario Geografia antica e moderna descrive la città di Faenza nel 1890. Il volume, a cura di Giuseppe Carraro (che fu professore di Geografia e Statistica alla scuola superiore di commercio di Venezia) è stato pubblicato da Barbera Editore di Firenze, e attualmente – come il documento precedente – si trova a Desenzano sul Garda.
I dizionari geografici si trovano a Desenzano sul Garda
Queste curiose testimonianze ci arrivano grazie a Stefania Presta, faentina che attualmente vive e lavora a Padova, che il 5 maggio scorso si trovava proprio a Desenzano sul Garda. «Eravamo là per un addio al nubilato – spiega – e proprio quel giorno sul lago di Garda ha imperversato un nubifragio. E al mattino, in hotel guardando la tempesta fuori, abbiamo deciso di studiare un’alternativa per la giornata… Visto che le cose più belle sono spesso sotto i tuoi occhi ma non le vedi, ci siamo sedute sui divanetti della hall ed è stato lì che ci siamo rese conto di essere circondate da splendidi volumi antichi! Questi libri hanno catturato la nostra attenzione per ore: manuali di medicina, atlanti geografici, romanzi, tutto a cavallo fra metà Ottocento e inizio Novecento».