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Covid e economia: in Emilia-Romagna l’export resiste al peso della pandemia. I dati Unioncamere

Il covid detta le leggi non solo delle abitudini quotidiane, ma anche dell’economia. In particolare l’isolamento tra stati comporta un calo nelle esportazioni. Che danni ha procurato la pandemia all’export della nostra regione? I dati Istat elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna ci dicono che la regione sta resistendo al peso della pandemia in termini di esportazioni e che, nonostante le difficoltà di questa fase, sicuramente il 2020 è stato l’anno peggiore.

Emilia-Romagna seconda regione per esportazioni: limitato il calo

Tra ottobre e dicembre le imprese della regione sono riuscite a contenere il calo delle esportazioni fissandolo a -1,5 % contro il -1,8 % nazionale. Dato migliore di quello raccolto nello stesso trimestre del 2020 che scendeva a -8,2%. In particolare difficoltà sono il settore della moda e quello della metallurgia, mentre rispondono bene i settori dei mezzi di trasporto, della ceramica e del vetro e l’industria del tabacco. Tuttavia l’Emilia- Romagna sembra aver contenuto i danni meglio della stessa Lombardia e si conferma seconda regione italiana per esportazioni con un tasso del 14,1%, dietro solo alla Lombardia che è al 26,3%.

Le destinazioni delle esportazioni emiliano-romagnole

Anche in questo caso è il Covid-19 a disegnare la mappa delle esportazioni che devono tener conto delle aree maggiormente colpite. Il recente riacutizzarsi della pandemia non ha lasciato indenne l’export regionale che ha sofferto sui mercati europei ma ha beneficiato della ripresa del mercato statunitense e di quello asiatico. L’Europa infatti, il principale mercato dell’export regionale, ha accentuato l’andamento negativo scendendo a -2,8%, in particolare nell’area euro: l’export è in ripresa in Germania con un aumento dell’1,5% ma in calo sia in Francia del 3,6% che in Spagna, dove scende del 13,6%. La ripresa delle vendite all’estero riguarda i mercati americani e asiatici. In particolare il mercato statunitense ha visto un aumento del 7,1% delle esportazioni emiliano-romagnole, ma aumentano ancor di più le vendite in Asia con un trend positivo del 22,8% in India e del 17,1% in Cina.

Un 2020 da dimenticare ma la regione ha limitato i danni

L’anno peggiore per le esportazioni è stato senza dubbio il 2020 che ha conosciuto un calo dell’8,2% in Emilia Romagna e del 9,7 % in Italia. Anche lo scorso anno i settori che hanno registrato un calo maggiore sono stati quello di macchinari e apparecchiature meccaniche, moda e industria metallurgica. I contributi positivi si sono registrati invece sul mercato farmaceutico con il +26,5% , ma anche le vendite estere del settore alimentare e del tabacco hanno resistito alla pandemia. Sui mercati di destinazione non ci sono state grandi differenze: i risultati sono stati quasi ovunque negativi e analoghi come negative e analoghe sono state le condizioni sanitarie a seguito del diffondersi del Covid-19. Si registra solo una ripresa del mercato cinese nella seconda metà dell’anno, parallela all’uscita dall’emergenza dello stato.

export Emilia Romagna 2021
dati export Emilia-Romagna 2021

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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