Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi martedì alla Biblioteca Manfrediana
Una serata tra narrativa, folclore e letteratura. Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi saranno ospiti alla Biblioteca Comunale di Faenza (via Manfredi ,14) martedì 20 dicembre per presentare le loro ultime opere. L’evento inizierà alle ore 21 ed è realizzato in collaborazione con Bottega Bertaccini. A tre anni dal suo precedente romanzo “Nevicava sangue”, Eraldo Baldini torna in libreria con “Stirpe selvaggia” (Einaudi), opera ascrivibile alla categoria del “grande romanzo”, in cui lo scrittore romagnolo mette in scena un protagonista struggente come un eroe romantico, eppure modernissimo, diviso, come ognuno di noi, tra l’affermazione di sé e la rinuncia, tra la solitudine e il bisogno d’amore.
Eraldo Baldini: Stirpe selvaggia
San Sebastiano in Alpe, ideale paesino dell’Appennino romagnolo, a partire dal 1906, fa da sfondo alla vicenda narrata in questo romanzo epico e avventuroso che attraversa la prima metà del Novecento. Mescolando dramma e ironia, Eraldo Baldini scrive la storia di un’amicizia lunga un’intera esistenza. Dagli inizi del secolo alla Prima guerra mondiale, dal Ventennio fino al ’45, le vicende di tre amici si intrecciano a quelle dell’Italia e delle sue trasformazioni: le lotte di classe, i movimenti sindacali, l’ascesa e il declino del fascismo scandiscono un racconto che ha la potenza evocativa e la vitalità del Novecento di Bertolucci.
Narratore e saggista, Eraldo Baldini, dopo la laurea in lettere e la specializzazione in antropologia culturale ed etnografia, agli inizi degli anni Novanta si dedica alla narrativa. La notorietà arriva con il romanzo Mal’aria (Frassinelli 1998, 2003), pubblicato anche in Francia, con cui vince il prestigioso premio “Fregene”. Seguono Come il lupo (Einaudi, 2006), Melma (Edizioni Ambiente, 2007), Quell’estate di sangue e di luna (Einaudi 2008), L’uomo nero e la bicicletta blu (Einaudi 2011), Gotico rurale (Einaudi 2012), Nevicava sangue (Einaudi 2013). La sua attività di ricercatore e saggista prosegue ancora oggi, spesso in collaborazione con il poeta e studioso della letteratura dialettale e delle tradizioni popolari Giuseppe Bellosi.
“Calendario e tradizioni in Romagna” in collaborazione con Giuseppe Bellosi
Alla loro collaborazione si deve “Calendario e tradizioni in Romagna – Le stagioni, i mesi e i giorni nei proverbi, nei canti e nelle usanze popolari“, edito da Il Ponte Vecchio. Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi ripropongono in questo volume una loro fortunata opera del 1989 ormai introvabile (“Calendario e folklore in Romagna”), con una corposa nuova parte di aggiornamenti, integrazioni e ampliamento di quel testo.
Giuseppe Bellosi ha iniziato giovanissimo a fare ricerche sul folclore, la letteratura e i dialetti romagnoli, raccogliendo materiale bibliografico e numerose interviste sul territorio. I suoi primi saggi sulla cultura romagnola risalgono alla seconda metà degli anni ’70, quando pubblica Cento anni di poesia dialettale romagnola e i due volumi di Romagna civiltà, in collaborazione col dialettologo riminese Gianni Quondamatteo. Per queste ricerche nel 2000 è stato insignito del Premio Guidarello. Giuseppe Bellosi è autore di numerose raccolte di poesie in dialetto: I segn (Edizioni del Girasole 1980), E’ paradis (Moby Dick 1992), Bur (Marsilio 2000), Requiem (La Mandragora 2014). Ha tradotto il monologo di Raffaello Baldini La Fondazione, pubblicato da Einaudi (2008).
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