Innovazione per i piccoli negozi: esce il bando della Regione da 3 mln di euro
Realizzare finalmente il proprio sito web, potenziare la propria sezione e-commerce, dotarsi di programmi gestionali efficaci per le fatture elettroniche: sono queste alcune delle opportunità di innovazione tecnologica che la Regione Emilia-Romagna offre alle piccole imprese grazie ai fondi europei Por-Fesr 2014-2020. A disposizione dal prossimo 20 maggio 2019 ci sono 3 milioni di euro con i quali tenere il proprio negozio al passo con i tempi, vincere la sfida dell’innovazione e migliorare in particolare l’organizzazione dei servizi digitali e di marketing.
Dalla Regione il 40% di risorse a fondo perduto, progetti da 10mila a 50mila euro
Un bando pensato e costruito a fianco delle associazioni di categoria e di esclusiva pertinenza per i piccoli negozi di vicinato (la cui grandezza non deve superare i 150 mq, 250 mq se situati in zone collinari) per aiutarli a potenziare quelle attività digitali che possono fare la differenza per raggiungere nuove fasce di pubblico o per ottimizzare il proprio servizio. Sarà possibile presentare fino alla fine dell’anno progetti da 10mila fino a 50mila euro e coloro che soddisferanno i requisiti riceveranno dalla Regione un finanziamento a fondo perduto del 40% complessivo (che in alcuni casi particolari potrà arrivare anche al 50%). Particolare attenzione sarà rivolta alle imprese di carattere giovanile o femminile, e a quelle situate in aree svantaggiate.
Manuela Rontini: “Un aiuto concreto alle piccole imprese”
«Si vuole in questo modo – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – contrastare la concorrenza delle grandi catene distributive fornendo un supporto concreto alle piccole imprese: spesso sono a conduzione famigliare e non hanno le risorse per adattarsi alle trasformazioni del mercato che ormai richiedono un presidio forte anche sui canali digitali». Nonostante la scadenza sia a fine 2019, l’invito è quello di presentare domanda il prima possibile perché dopo le prime 200 domande accettate non ci saranno più risorse a disposizione.
Confcommercio e Confesercenti: “Speriamo che queste risorse possano diventare di carattere ordinario”
Soddisfazione per questa iniziativa da parte di Confcommercio e Confesercenti, che però precisano si debba fare ancora molto per sostenere le piccole imprese del territorio. «La filosofia del bando – spiega il presidente Acom Faenza, Paolo Caroli – è dare una spinta propulsiva all’ammodernamento. Al momento si tratta di una misura straordinaria che spero possa diventare di carattere ordinario: in questi dieci anni il commercio di vicinato ha molto sofferto, in particolare nei centri storici e questo genera problemi occupazionali e sociali». «È uno strumento parziale – aggiunge Chiara Venturi, presidente Confesercenti – perché i dati sulle imprese iscritte e cessate in provincia è ancora negativo. Possiamo fare di più e meglio, e speriamo che con la Regione possa proseguire questo dialogo di reciproco confronto».
Paolo Caroli (Ascom): “Sulle Perle e Ztl in centro la politica deve fare la sua parte”
Caroli è poi tornato anche sulla questione della possibile riapertura dell’area commerciale delle Perle. «Se quella realtà dovesse veramente aprire con valenza commerciale, come ventilato nelle settimane scorse – afferma – per le realtà esistenti sul territorio sarebbe un contraccolpo difficile da superare. È solo questione di tempo: non ci opponiamo all’apertura, quell’area prima o poi verrà inaugurata, ma per noi non deve avere una valenza commerciale. La politica, su questo, può e deve prendere posizione». Preoccupazione anche per l’allargamento dello Ztl in centro storico. «Le normative europee parlano chiaro – conclude Caroli – se si allargano le aree pedonali, contestualmente si devono trovare le risorse per potenziare la mobilità sostenibile e far sì che le strade non chiudano dall’oggi al domani senza relativa programmazione».