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Dopo l’incendio Lotras diossina in calo: i nuovi dati di Arpae

E’ on-line l’ultimo aggiornamento sulla misurazione di diossine/furani, metalli e idrocarburi da parte di Arpae Emilia-Romagna, a seguito dell’incendio al magazzino della Lotras System avvenuto a Faenza il 9 agosto 2019.

I dati sono espressi in pg WHO-TE/m3, che significa la presenza di diossina in un cubo di 1x1x1 metri – all’incirca uno di quei tavolini di plastica da giardino per 4 persone). Come descritto nel grafico che raccoglie l’andamento dei dati dal giorno dell’incendio della Lotras fino al 14 agosto, dopo il picco dell’11 agosto, la diossina nell’aria è calata raggiungendo, nella giornata del 14 agosto, livelli più bassi del 9 agosto. La presenza del TCDD, la diossina più tossica è assente al 14 agosto. 

Questi dati, che si riferiscono solamente alla componente atmosferica, quindi all’aria che respiriamo, ma non sono da considerarsi per la componente suolo/acqua e foraggio per i quali sono in corso altre analisi.

valori diossine Faenza

Com’è calcolato il valore di diossina?

Come abbiamo già descritto in questo articolo, le diossine sono un gruppo di numerose molecole chimiche di cui 17 sono state identificate nel corso degli ultimi 50 anni come tossiche per l’uomo, gli organismi.

Di queste 17 la più tossica è la 2,3,7,8-TCDD. La tossicità di questa diossina è stata definita dall’organizzazione mondiale della sanità (WHO) con un valore di 1 TEF (Fattore di Tossicità Equivalente). Tutte le altre 16 sostanze hanno un valore di TEF compreso tra il minimo, 0 il valore massimo della TCDD, che è 1 (quindi i valori possono essere 0,001 – 0,005 – 0,1 – 0,5 – ect)

Per poter fornire una misura, tenendo in considerazione tutta la “miscela” di diossine prodotta, è stato studiato un valore definito TEQ (tossicità equivalente) calcolato moltiplicando la concentrazione misurata della singola diossina per il suo fattore di tossicità equivalente e sommando ogni singolo valore delle diossine presenti nella miscela.

Facciamo un esempio: consideriamo una presenza in un metro cubo di 30 picogrammi (pg) di 2,3,7,8-TCDD, 60 pg di 1,2,3,7,8-PCDF e 200 pg di OCDD. Dato che i fattori TEF per queste tre sostanze sono rispettivamente 1,0-0,05 e 0,001, la presenza corrisponderà a:

30 pg x 1,0 + 60 pg x 0,05 + 200 pg x 0,001 = 33,2 pg

Pertanto, se presenti un totale di 290 pg/m3 di diossine e furani, la reale pericolosità di queste sostanze ovvero la tossicità equivalente a quella dell’assunzione di 33,2 pg di 2,3,7,8-TCDD.

I valori di diossina misurati a Forlì

A seguito dell’incendio che ha interessato il territorio faentino, sono giunte segnalazioni anche dal forlivese. Arpae ha informato che ha inizialmente eseguito prima alcuni sopralluoghi e misurazioni in campo di Composti Organici Volatili (COV) tramite la strumentazione portatile PID nella zona di Castrocaro (FC).

Nella successiva giornata di sabato 10 agosto, a seguito dell’aggiornamento sullo stato dell’incendio che continuava a perdurare, Arpae ha deciso di installare un campionatore di particolato ad alto volume presso via Carpegna 4, in zona Cava a Forlì, al fine di verificare la presenza sulle polveri raccolte di diossine/furani, Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e metalli. Inoltre sono stati eseguiti sopralluoghi nella zona che va da Villafranca a Villanova, Villagrappa fino a Castrocaro ed effettuato misurazioni con strumentazione portatile PID per l´analisi dei COV e Dust Track per la verifica delle Polveri Sottili PM10. Al riguardo Arpae ha informato che non sono state rilevate anomalie particolari eccetto un lievissimo incremento dei dati a Castrocaro.

Il campionamento in continuo sulle 24 ore è stato protratto anche per le giornate di domenica 11, lunedì 12 e martedì 13. Il 12 agosto, a seguito delle ulteriori segnalazioni giunte, sono stati eseguite verifiche, tramite strumento portatile PID per la misurazione delle concentrazioni di Composti Organici Volatili, nella zona Cava, lungo la circonvallazione e lungo la via Lughese, fino al confine del territorio faentino. Lo strumento non ha rilevato anomalie particolari.

La concentrazione di diossine/furani  è risultata:

–  campione del 10 agosto ore 11:15 al 11 agosto ore 11:15

0.466 pg WHO-TE/m3  (contributo del congenere più tossico TCDD = 0.4%)

–  campione del 11 agosto  ore 11:45 al 12 agosto ore 11:45

0.534 pg WHO-TE/m3  (contributo del congenere più tossico TCDD = 0.3%)

– campione del 12 agosto  ore 11:52 al 13 agosto ore 11:52

0.040  pg WHO-TE/m3  (contributo del congenere più tossico TCDD = assente)

 

La concentrazione di  Benzo(a)Pirene per lo stesso periodo, è risultata molto bassa con valori di:

– 10 agosto 0.075 ng/m3

– 11 agosto  0.045 ng/m3

– 12 agosto 0.016 ng/m3

metalli  di maggior rilevanza sotto il profilo tossicologico (Nichel, Cadmio, Arsenico e Piombo) determinati nei campionamenti effettuati i giorni 10-11 e 11-12, sono risultati inferiori ai limiti previsti dalla normativa come media annuale.

 

Francesco Ghini

Foto di copertina – Vittorio Pestillo

Francesco Ghini

Mi occupo di comunicazione, marketing sanitario e formazione. Nel 2014 ho fondato il blog online Buonsenso@Faenza. Con un passato da ricercatore e un dottorato in Medicina Molecolare, oggi collaboro con diverse aziende come consulente per la comunicazione, sviluppo di business, sviluppo della identità del brand e quale organizzatore di eventi formativi e divulgativi nazionali e internazionali.

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