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Licenziamenti Cmcf: solidarietà dell’Altra Faenza ai lavoratori

L’Altra Faenza a sostegno della Cmcf (Cooperativa muratori e cementisti di Faenza) e dei suoi lavoratori. E’ stata resa nota nei giorni scorsi la notizia del licenziamento di 22 dipendenti della Cmcf, storica cooperativa faentina. In una sua nota a stampa, l’Altra Faenza sottolinea l’importanza e il ruolo che hanno le amministrazioni locali nel favorire le imprese che lavorano nella logica della legalità tutelando la sicurezza dei propri dipendenti. “Fra i sindacati e l’azienda – spiega l’Altra Faenza – sono in corso trattative che puntano alla maggior tutela possibile dei lavoratori e alla salvaguardia dell’occupazione attraverso la continuità produttiva. Quella della Cmcf non è una crisi scoppiata all’improvviso o dovuta a problemi interni. E’ anch’essa la conseguenza della perdurante crisi strutturale che interessa il settore delle costruzioni, a Faenza come nell’intera provincia. Sono infatti tantissimi i lavoratori che negli ultimi anni hanno perso il posto di lavoro e sono numerose le aziende private e cooperative che hanno cessato la loro attività. Tutto ciò è avvenuto nell’inerzia e nel silenzio delle istituzioni locali, quella di Faenza compresa”.

L’Altra Faenza: “Le amministrazioni devono favorire chi lavora nell’ambito della legalità”

Fondata il 24 dicembre del 1950, Cmcf da oltre 60 anni opera nel settore delle costruzioni edili a 360 gradi, progettando e realizzando infrastrutture civili, commerciali, artigianali e industriali, nonché ristrutturando edifici di particolare rilevanza storica e architettonica. “Il Tavolo dell’economia promosso dall’attuale amministrazione e la stessa conferenza economica svoltasi lo scorso anno non hanno fornito contributi sostanziali sia nel mettere a fuoco le pesantissime conseguenze delle difficoltà gravi in cui versa un settore come questo, di fondamentale importanza per l’economia e il lavoro, sia nel prospettare gli interventi necessari e possibili. Non è vero che nulla si può fare. L’Altra Faenza insiste da tempo perché vengano stimolati gli investimenti pubblici e privati perché si favoriscano le aziende del territorio premiando quelle che rispettano le regole (leggi e contratti) e non si adeguano alla logica del massimo contenimento dei costi, anche riducendo le tutele in fatto di sicurezza”.

“E pensare che di lavoro da fare ce n’è molto, moltissimo – conclude la nota a stmpa – per il recupero di stabili e abitazioni nel centro storico, per la messa a norma degli impianti, per l’efficienza energetica. E’ noto a tutti che, anche nel nostro territorio, operano nel settore delle costruzioni imprese al limite della legalità. Ciò non fa altro che inquinare il mercato mettendo in difficoltà quelle serie, come nel caso della Cmcf. Anche su questo versante è doverosa una maggiore attenzione da parte del potere pubblico. Ai lavoratori della Cmcf va tutta la solidarietà de L’Altra Faenza, con l’auspicio che si possano trovare soluzioni positive per tutti.

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