“Anche solo una serata insieme era importante” le difficoltà del circolo Anspi San Cassiano
Si chiama “Incontro”, ma i tavoli sono spogli, la tv è spenta e i fornelli non si accendono da mesi. Anche il circolo Anspi di San Cassiano (frazione di Brisighella) da ottobre è chiuso per la pandemia, uno dei pochi punti di ritrovo per gli abitanti di una frazione che conta poco più di duecento abitanti. «In un paese così piccolo il circolo è un punto di riferimento per tutta la comunità – sottolinea il presidente Maurizio Ponti – in particolare per i più anziani, e tutti noi stiamo accusando il colpo. Siamo in costante contatto con l’Anspi zonale per capire assieme qual è il modo migliore per muoverci in questo periodo complesso, ma non è facile. Speriamo in una possibile riapertura a marzo. La cosa che è venuta più a mancare sono stati i momenti di convivialità. Anche solo trascorrere una serata assieme era importante».
“Il circolo è un punto di riferimento indispensabile per la nostra frazione”
Negli scorsi mesi soci e volontari hanno cercato comunque di realizzare alcune iniziative, in particolare sostenendo i bambini più piccoli e l’attività del catechismo, una priorità per una realtà che conta solo 27 under 20. «Per quanto possibile, cerchiamo di tenerceli stretti – spiega Maurizio – Abbiamo promosso un’attività sui presepi che ha visto la realizzazione di una sorta di mappa-piantina per San Cassiano dove la gente poteva andare a vederli fuori dalle case». Neanche il Coronavirus ha fermato poi la tradizionale Sagra della polenta di ottobre, che si è svolta in modalità d’asporto. «Quest’anno è stata più un servizio alla comunità, dato che gli spostamenti erano comunque limitati».
Una delle poche note positive: la campagna crowdfunding per il campo scout supera 10mila euro
Tra i pochi aspetti positivi di questo 2020, il successo della campagna crowdfunding per la valorizzazione del campo scout E’ Régan di San Cassiano portata avanti con il gruppo Valdilamone e con la parrocchia. Sono stati infatti raccolti oltre 10mila euro per un obiettivo fissato inizialmente di 8mila: fondi che serviranno per l’arredamento e messa in sicurezza del campo scout e del rifugio, oltre alla sistemazione della canonica. «Si tratta di un primo step di un percorso più ampio – commenta Ponti – ma siamo molto contenti di come è stata recepita tra la gente questa raccolta fondi. Il campo scout può costituire un’importante risorsa per la nostra frazione portando nuova attrattività e tanti giovani». Terminate le opere necessarie, il rifugio potrà ospitare nelle stagioni autunnali e invernali fino dieci persone, mentre nel periodo primaverile ed estivo potrà accogliere nell’area esterna a campeggio fino a cento giovani. Uno scenario che dà fiducia: il rinnovato direttivo del circolo si è posto l’obiettivo di non disperdere un patrimonio storico che unisce un centinaio di soci. «Anche sotto l’impulso di don Mirko Santandrea – conclude Ponti – vogliamo dare continuità alla storia del circolo. Le difficoltà ci sono, ma appena sarà possibile vogliamo riaprire».
Nella foto: il rifugio del campo scout E’ Régan