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Il cinema a scuola: il progetto del Liceo Torricelli-Ballardini “Somiglianze di famiglia”

E se il cinema diventasse parte integrante dei programmi scolastici? Un interrogativo che nasce da un progetto sviluppato dal Liceo Torricelli Ballardini di Faenza, “Somiglianze di famiglia” che la scuola, dopo aver vinto un bando dell’agenzia faentina L’age d’or, ha portato avanti per anni in collaborazione con Stefano Visani, esperto di didattica del cinema, per favorire la conoscenza del linguaggio audiovisivo e cinematografico tra gli studenti.

“Somiglianze di famiglia”: un progetto multidisciplinare

Un pacchetto di lezioni, proposte da molti anni ormai, su alcuni grandi temi come la dicotomia fiction e non fiction, la relazione tra il cinema e la follia o ancora la relazione tra novel e romance, a cura dell’esperto Stefano Visani, con il supporto di uno strumento online, il sito audiovisiva.org, sul quale sono presenti alcuni approfondimenti mediatici e iconici e spezzoni di film. “Non si tratta di un semplice progetto di educazione al linguaggio audiovisivo, ma di un progetto multidisciplinare“, sottolinea Visani che si augura una continuazione di questa iniziativa anche il prossimo anno: “è necessario continuare a dotare i ragazzi di strumenti critici“, ribadisce” in una società in cui l’audiovisivo fa da padrone”.

“Il cinema diventi parte integrante dei programmi umanistici”

A conclusione di questo progetto quindi il preside Luigi Neri, prossimo a lasciare il Liceo, lancia una provocazione sul futuro della cultura cinematografica a scuola: “per quanto riguarda la cultura italiana del secondo ‘900 è più importante il cinema o la letteratura?”. Una domanda che apre una riflessione importante sulla cultura umanistica. “E’ necessario che i programmi scolastici insegnino anche la contemporaneità: non ci si può fermare a Pirandello per comprendere il Novecento”, spiega Neri, “Il liceo faentino ha saputo cogliere questa sfida, ma nella scuola oggi si è creato un gap enorme tra la cultura scientifica, all’avanguardia, e quella umanistica, spaventosamente arretrata“. L’auspicio del preside è quindi quello di rendere queste iniziative non solo permanenti ma parti integranti dei programmi, esperienze davvero formative e non semplici arricchimenti dell’offerta formativa.

Liceo torricelli-ballardini

Importante riscoprire anche la funzione civica del cinema

D’accordo sul ruolo di primo piano della cultura cinematografica a scuola anche il primo cittadino Massimo Isola che sottolinea l’importanza di guardare sia dentro la scuola che fuori dalle pareti scolastiche: “non c’è solo un’esigenza culturale a cui dobbiamo rispondere, ma anche una funzione civica esercitata dal cinema che oggi, nel momento in cui lo streaming raggiunge il record di abbonamenti, deve essere riscoperta. Questo è ancor più urgente di fronte a una generazione” continua il sindaco Isola, “che per la prima volta nella storia si ritrova subito dotata di ogni mezzo di informazione digitale e cinematografico all’uso dei quali deve essere educata, in collaborazione con le realtà locali che sono chiamate a costruire una comunità educante”.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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