Ecco Gaia, la prima casa costruita con la terra da una stampante 3d di Wasp
Trasformare in dieci giorni terra cruda, paglia, lolla di riso e calce in una casa. Non nel modellino di una casa, ma in una casa vera e propria nella quale abitare. Una follia? Ora non più. E’ resistente, ecologica e innovativa: si chiama Gaia la prima casa stampata in 3d e realizzata con la terra. Gaia rappresenta un nuovo modello architettonico progettato da Wasp, azienda di Massa Lombarda fondata da Massimo Moretti, e realizzato attraverso la nuova stampante 3d Crane Wasp. Gaia è stata presentata ufficialmente sabato 6 ottobre 2018 durante l’iniziativa “Viaggio a Shamballa”, dedicata alla stampa 3d in ambito architettonico e organizzata dall’azienda Wasp in collaborazione con il Comune di Massa Lombarda. L’evento è in programma, nella prima giornata, tra l’ex chiesa del Carmine e la sede della Wasp di via Castelletto, dove si rimarrà anche domenica 7 ottobre.
Il costo dei materiali per la costruzione di Gaia ammonta a 900 euro
L’archetipo della terra – il primo materiale utilizzato agli albori della civiltà per realizzare case – e l’innovazione delle stampante 3d: da questa intuizione nasce questo progetto innovativo attento alla sostenibilità ambientale e capace di aprire nuovi scenari nel settore edilizio. Gaia è stata realizzata in dieci giorni, ha una superficie di 20 mq e il costo dei materiali per la sua realizzazione ammonta a 900 euro. Benché la tecnologia per la sua realizzazione sia di ultima generazione, i materiali utilizzati sono dei più semplici: terra cruda, paglia, lolla di riso, calce. Per questo è stata chiamata ‘Gaia’, per l’utilizzo di terra cruda come principale legante della miscela costituente, e può essere considerata un nuovo modello architettonico ecosostenibile con particolare attenzione all’impiego di materiali naturali di scarto, provenienti dalla filiera produttiva del riso e orientati alla realizzazione di murature particolarmente efficienti dal punto di vista bioclimatico e di salubrità degli ambienti. Questa ricerca è stata possibile anche attraverso la collaborazione con RiceHouse, startup italiana che opera nel campo della bioedilizia attraverso l’uso degli scarti provenienti dalla produzione del riso.
Wasp: il sogno di costruire case “a km 0”
Una casa a “km 0”: per la realizzazione di Gaia RiceHouse ha fornito le fibre vegetali attraverso le quali Wasp ha sviluppato una mescola composta per il 25% da terreno prelevato in sito (30% argilla, 40% limo e 30% sabbia), per il 40% da paglia di riso trinciata, per il 25% da lolla di riso e il 10% da calce idraulica. La mescola è stata impastata attraverso l’uso della molazza, in grado di rendere il composto omogeneo e lavorabile. Del progetto si parlava già due anni fa: ora l’obiettivo si è concretizzato e potrà avere nuovi sviluppi.
Gli eventi Wasp di domenica 7 ottobre
Una due giorni per conoscere il mondo Wasp che prosegue anche domenica. Nella giornata del 7 ottobre, in via Castelletto 104, sono in programma, oltre a conferenze e laboratori, anche la visita agli spazi di Shamballa per conoscere questa realtà innovativa. Si comincia alle 10.30 con una tavola rotonda sui Wasp Hub, una rete nel mondo che investiga su diversi temi come casa, cibo, energia, artigianato digitale, arte e salute. Questi argomenti saranno approfonditi nel pomeriggio nell’ambito di sei workshop, dimostrazioni e conferenze. Infine, alle 18.30 l’iniziativa si conclude con la conferenza “Shamballa: la città ideale tra storia e mito”, con l’illustrazione di Gerardo Lonardoni di Shamballa.