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Alla Casa del Teatro di Faenza gli amici leggono Giovanni Nadiani

A quasi quattro mesi dalla sua scomparsa, un appuntamento per ricordare Giovanni Nadiani come poeta e come uomo. Venerdì 18 novembre 2016 dalle ore 21 alla Casa del Teatro di Faenza (via Oberdan, 7) si terrà la serata “Gli amici leggono Giovanni Nadiani”, un appuntamento in ricordo del poeta, intellettuale e traduttore scomparso lo scorso 27 luglio a seguito di una lunga malattia. Una serata collettiva che cercherà di raccontare Giovanni Nadiani in ciò che ha fatto e scritto, in cui alcuni amici e amiche leggeranno suoi brani, scelti dalla vasta produzione che ci ha lasciato: poesie in italiano e in dialetto, racconti brevi, dialet-kabarett, il tutto condito con alcuni interventi musicali.

“Un vuoto per la poesia in Romagna”

«Giovanni Nadiani – scrivono gli organizzatori dell’iniziativa – ha lasciato un grande vuoto nella vita della sua famiglia e di quanti lo hanno avuto come amico, come collega, come maestro. Ma ha lasciato un grande vuoto anche nella poesia della Romagna, un vuoto di ricerca e invenzione, con la sua lingua bastarda e meticcia che ha fatto incontrare e contaminare il dialetto con l’italiano e le lingue straniere. E ancora: un vuoto di pensiero poetico, il suo sguardo insieme drammatico e ironico sulla nostra contemporaneità, “in una provincia – come ha osservato Alberto Bertoni – assimilata con velocità sempre più vertiginosa ai vizi e ai vezzi di un Occidente allo sbando, deserto di memoria e di punti di riferimento».

Nel 1999 Giovanni Nadiani riceve il premio San Gerolamo

Nato in provincia di Ravenna, si laureò in Lingue e letterature Straniere all’università di Bologna; presso lo stesso ateneo conseguì il dottorato di ricerca in Scienza della Traduzione. In seguito, fu insegnante di tedesco nelle scuole superiori, prima di passare all’insegnamento nelle università e alla traduzione di opere di lingua tedesca. Nel 1985 fu tra i fondatori della rivista Tratti; e in seguito ha anche pubblicato alcuni libri, tra cui raccolte di poesia e alcune di prosa. Nel 1999 gli è stato assegnato il premio San Gerolamo per la traduzione letteraria.

Alla serata partecipano: Pietro Bandini, Serena Bandoli, Giuseppe Bellosi, Renzo Bertaccini, Martino Chieffo, Vittorio Ercolani, Carla Fabbri, Metallurgica Viganò, Massimo Montevecchi, Angela Pezzi, Elio Pezzi, Loris Rambelli, Cesare Ricciotti, Chris Rundle, Andrea Sarneri, Sergio Savorani, Daniele Serafini, Nevio Spadoni, Bubi Staffa, Fabrizio Tarroni, Maria Pia Timo, Michele Zizzari

L’iniziativa ha il patrocinio del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna – sede di Forlì, dove Giuseppe Nadiani è stato professore.

Posti limitati, è consigliata la prenotazione al numero 0546-622999

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