Un teatro vicino: al via la nuova stagione alla Casa del Teatro
“Un teatro vicino”: questo è il titolo scelto per la stagione 2017/2018 della Casa del Teatro di Faenza; una stagione ricca di appuntamenti con 15 spettacoli in programma e numerosi laboratori. Si andrà in scena a partire da sabato 4 novembre prossimo alle ore 21 con la rappresentazione “Magico Piccolo Principe”, spettacolo diretto dalla compagnia Bustric, destinato ad adulti e ragazzi. Anche quest’anno si ripropone una forma di relazione “attiva” con gli spettatori, per cui si chiede di non pagare un biglietto ma di contribuire in maniera volontaria dopo la visione dello spettacolo, come segnale di consenso e di vicinanza, un regalo, non un obbligo.
Teatro due Mondi: un teatro vicino ai temi sociali
Il titolo della nuova stagione teatrale ha profonde motivazioni: racchiude infatti l’impegno e il lavoro che ogni anno, a ogni stagione, la Casa del Teatro svolge; l’attività di questa associazione artistico-culturale persegue infatti una causa sociale, la risoluzione di un problema di cui si parla troppo poco, che racchiude a sua volta tutta una serie di «buchi» della nostra società, tra cui il trascurare o sottovalutare le problematiche legate all’integrazione, la perdita dei valori alla base di un corretto vivere civile, la richiesta di asilo e protezione, la violenza di genere, la questione femminile. «Il programma di spettacoli e proposte che abbiamo pensato per la stagione 2017-18 va in questa direzione – spiega il Teatro due Mondi – fare di uno spazio periferico (anche se è difficile parlare di periferia in una piccola città come la nostra) un centro vicino alle persone e alla loro voglia di verità e sincerità. In un mondo impreparato al cambiamento, ricoperto da indotte paure, che rischia la perdita di valori e dove la cultura appare sempre più un inutile accessorio, essere vicini vuol dire poter riaprire le porte a un sentimento di condivisione e di appartenenza, a uno spazio di divertimento, riflessione e poesia. Lontani da luoghi comuni, mode, aspirazioni egoisticamente materiali. Vicini a chi ha voglia di vicinanza, e così poter camminare assieme».
Senza Confini: laboratorio per l’inclusione sociale. Coinvolti anche i richiedenti asilo
Tra i laboratori, anche quest’anno viene proposto “Senza confini”, una forma di teatro partecipato per attori e non-attori realizzato con il sostegno di Asp Romagna Faentina. «Il teatro è un momento d’incontro, di relazione – spiega il Teatro due Mondi – A differenza delle arti come il cinema e la musica, il teatro ha la particolarità che senza la relazione diretta non esiste. Da oltre sei anni proponiamo alla città Senza Confini, un laboratorio rivolto ai profughi e alla loro inclusione sociale e che nel tempo è diventato naturalmente luogo di tutti coloro, italiani e non, che vogliono attraverso il teatro dare testimonianza pubblica della possibilità di superare i pregiudizi, sconfiggere l’ignoranza, rimuovere la paura». I laboratori si svolgono il giovedì dalle 20 alle 22, aperti a tutti e non è prevista quota di iscrizione, né ci sono limiti di età. «In un’epoca dove il dibattito pubblico circa le diversità culturali sembra essersi alquanto imbarbarito, il pubblico necessita di un teatro vicino alle sue problematiche sociali – commenta il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola, che aggiunge – il Teatro due Mondi risponde prontamente a questa esigenza». Seconda residenza teatrale della Romagna, la Casa del Teatro ospiterà anche una serie di iniziative che coinvolgeranno le scuole faentine, avvicinandole sempre più alla causa sociale. Tra gli sponsor di quest’edizione Hera, Gemos, Cofra e la media partnership di Gagarin.
Annalaura Matatia