Bonifica post incendio Lotras: proseguono le operazioni al bacino di laminazione
Un importante passo verso il ritorno alla normalità. Si concluderà probabilmente entro la fine di questa settimana la bonifica del bacino di laminazione nei pressi dello stabilimento Tampieri, al cui interno sono contenuti i liquami inquinatiche si sono formati nel corso dell’incendio del magazzino della Lotras System di via Deruta (si tratta sia dell’olio che era contenuto nel magazzino, sia dell’acqua utilizzata dai Vigili del Fuoco per lo spegnimento). Operazioni che sono state una vera e propria corsa contro il tempo, prima che le piogge autunnali rischiassero di far tracimare queste sostanze inquinanti provocando ulteriori danni ambientali (nel corso delle scorse settimane, per esempio, si sono verificati diversi avvelenamenti di animali che si sono abbeverati con l’acqua del bacino di laminazione).
Una corsa contro il tempo per impedire ulteriori danni ambientali
La bonifica è iniziata una ventina di giorni fa sotto il monitoraggio di Arpae ed è proseguita a ritmo serrato in questi giorni: il liquido è sceso di oltre mezzo metro grazie al lavoro incessante (si è lavorato anche di domenica, ndr), della ditta incaricata ad aspirare e conferire ai depuratori il liquido oleoso dell’incendio. In questi giorni tutto il bacino è stato recintato da una bandella con cartelli di divieto.
La bonifica si compone di due fasi per smaltire queste sostanze
Nel dettaglio, le operazioni in atto si compongono di due fasi. La prima prevede la bonifica del materiale oleoso depositato sulla superficie delle acque: attraverso un tubo viene aspirata la parte oleosa che viene poi trasferita in un depuratore fuori Faenza per essere opportunamente trattata. Nella successiva fase, si procederà invece con l’aspirazione e la bonifica dell’acqua, che verrà invece trasferita ai depuratori del Gruppo Tampieri. A inizio novembre, i liquami inquinanti dovrebbero dunque essere definitivamente smaltiti da quest’area. Nel frattempo, la Procura della Repubblica di Ravenna ha dissequestrato gran parte dell’area incendiata: solo una parte del magazzino rimane ancora sotto sequestro per compiere ulteriori accertamenti sulle cause dell’incendio.