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Bioginnastica: l’armonia con il proprio corpo attraverso una metodologia ‘made in Faenza’

Una ginnastica capace di risvegliare i sensi e trovare così la giusta armonia con il proprio corpo: è da questo principio fondamentale che si è sviluppata negli anni la metodologia della bioginnastica, ideata dalla faentina Stefania Tronconi e sviluppata dal Poliambulatorio Biostudio Jonas. Una ginnastica che vuole innanzitutto seguire e ascoltare il corpo della persona attraverso una metodologia che educa e responsabilizza l’allievo alla conoscenza del proprio corpo e alla “cura” di sé per una vera prevenzione e mantenimento dello stato di salute. Anche il Poliambulatorio Biostudio Jonas, nato a Faenza nel 2009, è presente alla Fiera del Wellness di Rimini, dove in questi giorni nel proprio stand propone lezioni gratuite al pubblico, ed è in questa occasione che abbiamo contattato la titolare Stefania Tronconi.

Una ginnastica adatta a tutti, frutto di 25 anni di ricerca

«Il metodo della bioginnastica – spiega – è stato sviluppato in 25 anni di sperimentazione con l’università di Bologna, e proprio in questi giorni a Rimini siamo realizzando con questo ente ulteriori ricerche legate in particolare ai benefici che porta al mondo dello sport». La bioginnastica è particolarmente rivolta a traumi, stress ripetuti, affaticamenti, sovraccarichi funzionali: attività ripetitive alterano infatti l’equilibrio psico-fisico manifestandosi nel corpo attraverso stanchezza, tensione, rigidità osteo-articolari, pesantezza, dolori acuti e cronici. E proprio per questo, oltre a curare il danno, la bioginnastica cerca di andare alla radice del problema, spesso legato a questioni psicofisiche. «Questa metodologia si rivolge a qualsiasi fascia d’età e a tutte le fasi della vita, amo dire che parta fin dai -9 mesi perché è indicata anche al pre-parto. Non è una ginnastica fatta solo di movimenti, ma anche e soprattuto di percezioni: potenzialmente si può sviluppare anche da sdraiati, è un vestito che si crea su misura dell’allievo». I corsi seguono un protocollo preciso e semplice che permette di apprendere e lavorare sul proprio corpo seguendo le sue leggi osteo-muscolari ed energetiche. Ed è proprio l’ascolto del corpo la parte fondamentale da cui partire per sviluppare poi diversi esercizi, che possono essere svolti anche a coppia e in gruppo.

Oltre a Faenza, la bioginnastica di Stefania Tronconi è sbarcata anche in Russia, a San Pietroburgo, ma vuole proporsi sempre di più anche in altre aree d’Italia. «L’elemento caratterizzante rispetto alla ginnastica tradizionale è l‘ascolto continuo dei segnali che arrivano dal proprio corpo: la ginnastica tradizionale spesso ha come obiettivo il farci diventare qualcosa di diverso da quello che attualmente siamo, mentre la bioginnastica ha come scopo principale il raggiungere l’armonia con il proprio corpo, sia a livello fisico che emotivo».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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