Giuseppe Casadio presenta “Dietrich Bonhoeffer” presso la bottega Bertaccini il 12 giugno

Dopo la positiva esperienza degli appuntamenti di maggio, anche nel mese di giugno alla Bottega Bertaccini si potranno incontrare dal vivo alcuni autori con le loro ultime pubblicazioni. Il prossimo appuntamento è sabato 12 giugno alle 17.30 con la presentazione del libro “Dietrich Bonhoeffer. Il coraggio e la responsabilità” di Giuseppe Casadio, recentemente uscito per l’editore Diogene Multimedia. A dialogare con l’autore Mattia Randi in un incontro che si svolge in collaborazione con il Circolo Arci Prometeo e il settimanale “Il Piccolo“.

“Dietrich Bonhoeffer. Il coraggio e la responsabilità”

Casadio ricostruisce la vita e le idee del teologo e filosofo tedesco Dietrich Bonhoeffer (1906-1945), giustiziato dai nazisti a pochi giorni dalla fine del secondo conflitto mondiale, dopo una lunga incarcerazione dovuta al suo impegno in prima persona nel movimento di resistenza al nazismo. Durante la prigionia realizzò una serie di scritti che sarebbe stata poi raccolta nel volume “Resistenza e resa”, la sua opera più famosa, in cui rifletteva sul rapporto tra fede e azione, tra religione e mondo. «Quando un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede – scriveva – io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e afferrare il conducente al suo volante». La figura di Bonhoeffer ha influenzato Casadio dai tempi dell’università. “Mi affascinò la sua personalità, la modernità del suo pensiero, da cui è venuta una ammirazione che mi ha accompagnato tanto nella professione di insegnante che, successivamente, nel crescente impegno nella Cgil. In lui c’è stata una coerenza assoluta fra pensiero e vita. E qui sta la assoluta attualità della sua  testimonianza. Se per Bonhoeffer l’avversario era il nazismo, oggi possiamo considerare le sue idee come una bussola per affrontare le sfide attuali dove assistiamo a una progressiva disgregazione del senso di collettività a favore di un individualismo sempre più aggressivo. La società moderna, infatti, induce gli individui a sottrarsi alla responsabilità individuale ed incentiva una drammatica disgregazione del senso di collettività. Guardo con preoccupazione all’ascesa dell’individualismo quanto dei sovranismi, di fronte ai quali il pensiero di Bonhoeffer è un potente antidoto grazie alla sua capacità di conciliare e condividere l’idea individuale con quella collettiva. Ognuno di noi è chiamato a una presa di coscienza, non si può essere neutrali”.

Chi è Giuseppe Casadio

Nato a Faenza il 1° maggio 1946, si laurea in Pedagogia e inizia a insegnare nel 1970. Si dedica da subito alla attività sindacale che lo porterà a ricoprire importanti incarichi sia in ambito regionale sia a livello nazionale. Coordinatore per oltre dieci anni delle politiche del lavoro nella segreteria nazionale della Cgil, è stato anche componente del Cnel nella VIII Consiliatura, dal 2005 al 2010 e presidente della Commissione per le politiche del lavoro e dei settori produttivi.

Giuseppe Casadio

Prossimi appuntamenti

Mercoledì 16 giugno alle 21 Ennio Nonni presenta il libro “Map – museo all’aperto” edito da Valfrido. Sabato 19 giugno alle 17.30 invece presenterà il suo libro “Gentile, Cassandra e Francesca – Tre donne alla corte dei Manfredi“, edito da Whiteline, Martina Fabbri Nuccitelli.  Infine mercoledì 23 giugno alle 21 Giuseppe Toschi presenterà “Il destino dei braccianti” edito da Tempo al Libro e il mese di giugno si chiuderà sabato 26 con la presentazione alle 17.30 di “Carissima Anna“, il ricordo di Anna Rosa Gentilini da parte di amiche e amici in una conversazione a molte voci.

Info e prenotazioni

Gli incontri si tengono all’aperto: posti a sedere limitati e distanziati con prenotazione obbligatoria al numero 0546 681712.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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